Trafficava illegalmente farmaci contro l'Aids, condannato

BERNA - Un uomo d'affari zurighese per due anni ha importato illegalmente dal Sudafrica alla Germania farmaci contro l'AIDS che erano originariamente destinati, a prezzi ridotti, a pazienti poveri. Il 76.enne ex banchiere è stato condannato a una pena pecuniaria con la condizionale di 18 mila franchi per violazione della Legge sugli agenti terapeutici.
Il commercio illegale è stato scoperto solo per caso. Un cliente tedesco nel 2009 ha riportato in farmacia un medicinale per il virus HIV in quanto nella confezione mancavano alcune pastiglie. Il produttore ha quindi effettuato un'indagine dal quale è risultato che la confezione e il foglietto illustrativo erano falsificati. I farmaci sono risultati autentici.
È quanto risulta da un decreto penale di Swissmedic passato in giudicato. Il caso è stato reso pubblico dalla rivista "Beobachter".
Il commercio illegale seguiva sempre lo stesso schema: l'ex banchiere zurighese si procurava medicinali per il virus HIV a basso costo, tramite un intermediario in Sudafrica per poi rivenderli a prezzi europei. L'acquirente era un commerciante tedesco sull'isola Sylt.
Il 76.enne ha tratto inoltre vantaggio dal programma dell'Onu "Accelerating Access Initiative" per combattere la sindrome da immunodeficienza acquisita Aids, che si era estesa nell'Africa meridionale alla fine degli Anni 90. Molte aziende farmaceutiche occidentali si sono quindi impegnate a vendere medicinali per il virus HIV a prezzi ridotti. L'affare era lucrativo: secondo l'istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic l'ex banchiere ha intascato circa 900 mila euro e 140 mila sterline.
Swissmedic ha nel frattempo confiscato il denaro. Per violazione alla legge sugli agenti terapeutici l'ex banchiere è stato condannato a una pena pecuniaria con la condizionale di 18 mila franchi e a una multa di 8 mila franchi. Inoltre deve farsi carico di tutte le spese processuali.