Cantone

Trasformazione digitale, approvata la strategia

Luce verde da parte del Consiglio di Stato al documento che chiarisce le priorità in materia – L’obiettivo è migliorare l’erogazione di servizi alla popolazione tramite l’attuazione di soluzioni online
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Francesco Pellegrinelli
29.02.2024 18:15

Promuovere la trasformazione digitale dell’Amministrazione cantonale, migliorando l’erogazione dei servizi tramite soluzioni digitali innovative. È l’obiettivo della «strategia per la trasformazione digitale del Cantone Ticino» approvata oggi dal Consiglio di Stato. «Il documento chiarisce la visione, le priorità e il contesto di questo complesso, ma decisivo processo di trasformazione», spiega Milena Folletti, delegata cantonale alla trasformazione digitale. A beneficarne saranno i servizi offerti alla popolazione, alle aziende e, più in generale, a tutti gli attori che interagiscono con l’ente pubblico. «Digitializzare i servizi significa poter svolgere qualsiasi pratica amministrativa a livello digitale. In altre parole, la visione prevede che in futuro si potrà entrare in uno sportello digitale, trovare il servizio richiesto e procedere con la pratica». Un esempio? «La patente di pesca, oppure il rinnovo o la richiesta di un documento».

Chi vorrà continuare a recarsi allo sportello fisico, lo potrà fare, specifica Folletti. Un punto importante, di cui la strategia terrà conto, è infatti il divario digitale: «La digitallizzazione non vuole sostituire il servizio tradizionale ma affiancarsi ad esso».

Chiaramente si inizierà con i servizi più richiesti, spiega ancora la delegata cantonale. «Inoltre sarà fondamentale organizzare i contenuti dell’offerta digitale con un linguaggio chiaro, diretto e quindi immediatamente comprensibile».

Investire nella digitalizzazione, allo stesso tempo, significa promuovere dei canali particolarmente vicini ai giovani. «Vogliamo avvicinare sempre di più questa fascia di popolazione interessandola alla cosa pubblica. Per farlo, ci basiamo sulle statistiche di utilizzo dei canali digitali del Cantone. Adegueremo l’offerta di conseguenza», spiega ancora Folletti.

La consultazione pubblica sulla strategia, promossa a settembre 2023 dal Governo, ha prodotto una quarantina di risposte da parte di Comuni, aziende, enti pubblici e cittadini. «La quasi totalità ha salutato positivamente i contenuti della strategia, proponendo al contempo alcune modifiche che nel frattempo sono state integrate nella versione approvata dal Consiglio di Stato».

Migliorare i servizi

Entrando nel dettaglio, che cosa comporta questa trasformazione digitale? Come detto, al centro della strategia vi è l’obiettivo di migliorare i servizi e l’erogazione di prestazioni pubbliche, sfruttando le nuove tecnologie digitali. «Per farlo sarà necessario aggiornare non solo le tecnologie ma anche le competenze del personale e dei processi di lavoro». Un obiettivo che riguarda tutti gli enti pubblici del nostro Paese e, in particolare, le Amministrazioni comunali e cantonali. Questa trasformazione deve però tenere conto anche delle normative di sviluppo emanate a livello federale. «Un cantiere importante a questo proposito è l’aggiornamento delle basi legali», specifica Folletti. La trasformazione digitale, però, non riguarda solo l’adozione di nuove tecnologie: «Servirà anche un cambiamento culturale fuori e dentro le Amministrazioni pubbliche».

I prossimi passi

Ora che cosa succede? I prossimi passi riguardano l’avvio di un primo ciclo di attuazione dei cosiddetti pilastri di trasformazione, spiega Folletti. «Questi pilastri sono previsti anche sotto forma di azioni nel Programma di legislatura 2023-2027. Molto concretamente dovrà essere licenziato un messaggio al Parlamento che definisca il quadro giuridico, gli aspetti finanziari e il piano di implementazione nel quadriennio».