Trovato il tesoro di Calisto Tanzi

PARMA - Aveva dichiarato neppure una settimana fa di non sapere nulla delle opere d'arte che un servizio di Report (trasmissione di Rai Tre) sosteneva fossero state occultate nell'imminenza del crac del 2003. La Guardia di Finanza ha trovato 19 tra dipinti e disegni dei più grandi artisti del XIX e XX secolo che Calisto Tanzi, patron della Parmalat inseguito dai creditori, aveva fatto nascondere nelle cantine e nelle soffitte di tre appartamenti, due a Parma e uno nella vicina Pontetaro.
Il ritratto di ballerina, matita su carta Degas, questa mattina si trova nell'ufficio del procuratore della Repubblica di Parma Gerardo Laguardia, accanto ad un autoritratto di Ligabue, alla scogliera di Pourville di Monet, ad una natura morta di Gauguin, ad un tronco d'albero di Van Gogh, ad una natura morta di Picasso datata 1944, ad un ritratto di signora, a grandezza naturale, di De Nittis. Ancora imballati invece sono un olio di Manet raffigurante alberi, una natura morta di Van Gogh, un acquerello su carta di Cezanne, un pastello di Pizarro, un paesaggio di Severini, una illustrazione di Grosz e una matita di Bergerie di Modigliani, ed altro ancora. Gli inquirenti sono arrivati al sequestro dopo una settimana di intercettazioni telefoniche: le opere stavano infatti per essere vendute a miliardari russi.