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Trump: «Gli USA interverranno su Gaza, diventerà zona di libertà»

Il presidente americano ha aggiunto che «bisognerà occuparsi di Hamas» – La risposta: «Gaza è parte integrante del territorio palestinese, non è un bene immobile in vendita sul libero mercato» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Trump: «Gli USA interverranno su Gaza, diventerà zona di libertà»
Red. Online
15.05.2025 06:00
20:47
20:47
Rubio: «USA aperti a un piano alternativo per gli aiuti»

Gli Stati Uniti «sono aperti a un piano alternativo» per fornire aiuti alla Striscia di Gaza, afferma il segretario di Stato americano Marco Rubio.

Egli ha dichiarato di essere aperto a qualsiasi nuova idea per portare aiuti a Gaza, dopo le dure critiche a un piano sostenuto da Stati Uniti e Israele, esprimendo preoccupazione per la situazione umanitaria nel territorio.

«Siamo aperti a un'alternativa se qualcuno ne ha una migliore. Siamo a favore di tutti gli aiuti possibili senza che Hamas possa rubarli alla popolazione», ha dichiarato Rubio ai giornalisti durante una visita in Turchia.

20:45
20:45
L'ONU non partecipa alla distribuzione degli aiuti della nuova fondazione sostenuta dagli USA a Gaza

Le Nazioni Unite non parteciperanno alla distribuzione degli aiuti della nuova fondazione sostenuta dagli USA a Gaza. Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro.

La Gaza Humanitarian Foundation (GHF) è un fondo destinato a portare gli aiuti nella Striscia attraverso una struttura logistica indipendente e neutrale, illustrata ai membri del Consiglio di Sicurezza dall'inviato americano per il Medio Oriente Steve Witkoff.

18:15
18:15
La Striscia di Gaza «non è in vendita»

La Striscia di Gaza «non è in vendita». Lo ha sottolineato un funzionario di Hamas, in risposta alle parole del presidente degli Stati Uniti Donald Trump il quale ha affermato di voler prendere possesso del territorio devastato dalla guerra e di trasformarlo in una «zona di libertà».

«Gaza è parte integrante del territorio palestinese, non è un bene immobile in vendita sul libero mercato. Restiamo fermamente impegnati nella nostra terra e nella nostra causa nazionale, e siamo pronti a fare ogni sacrificio per preservare la nostra patria e garantire il futuro del nostro popolo», ha ha affermato in una nota Bassem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas.

14:59
14:59
Almeno 94 i morti in raid israeliani su Gaza

È salito ad almeno 94 il numero dei morti nei raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza effettuati nella scorsa notte: è quanto riporta la rete satellitare araba Al Jazeera citando fonti sanitarie palestinesi.

Il bilancio delle vittime dei raid aerei israeliani su Gaza è salito ad almeno 94 dopo che Israele ha preso di mira diverse abitazioni nella zona settentrionale della Striscia.

La stima precedente era di almeno 74 morti; i bombardamenti aerei e di artiglieria sulla Striscia hanno colpito Gaza City, Deir al Balah e Rafah, mentre almeno 57 persone sono morte nei raid effettuati su un quartiere residenziale di Khan Younis.

Secondo i dati diffusi dal Ministero della sanità del Territorio costiero dal 18 marzo ad oggi il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza è di oltre 2.700 morti e circa 7.800 feriti.

14:51
14:51
Spagna: studenti occupano campus a Madrid, proteste per Gaza

Da ieri notte decine di studenti hanno nuovamente montato le tende davanti al monumento dedicato alle Brigate Internazionali nel campus dell'Università Complutense di Madrid, per un'occupazione in segno di protesta contro «il genocidio continuato e intensificato» della popolazione palestinese sulla Striscia di Gaza.

La protesta segue quella di un anno fa, quando fu inscenata la prima occupazione studentesca dal campus per chiedere un immediato cessate il fuoco e l'accesso di aiuti umanitari a Gaza.

«La scorsa settimana Netanyahu ha dichiarato pubblicamente quanto avevamo avvertito un anno fa: che il fine ultimo della sua offensiva è l'annessione totale di Gaza e una pulizia etnica che rinchiuderà il popolo palestinese in campi di concentramento», denunciano gli universitari accampati in un comunicato e in un manifesto, in cui spiegano le motivazioni della mobilitazione.

Gli studenti accusano il governo spagnolo di una «tiepida risposta» all'assedio della Striscia e di essere «codardo, complice e partecipe», degli attacchi sistematici alla popolazione palestinese, per non aver attuato l'embargo totale delle armi a Israele.

Nel manifesto gli studenti denunciano anche il «riarmo europeo», che destina «milioni di euro di denaro pubblico alle tasche dei magnati dell'industria di armamenti». «Europa non ha bisogno di più armi», segnala il manifesto. «Europa ha bisogno di un grande movimento popolare che faccia fronte alla guerra e al genocidio», si aggiunge.

14:27
14:27
Ministero Interno Tripoli: «La situazione è sotto controllo»

Il ministero dell'Interno del governo di unità nazionale (GNU) assicura che la situazione della sicurezza a Tripoli «è stabile e sotto controllo».

Il ministero, in una dichiarazione ufficiale citata dai media locali, sottolinea che «sono state dispiegate pattuglie di sicurezza in diverse località strategiche, oltre all'impiego di personale di polizia stradale e di emergenza sulle strade, nell'ambito di un piano volto a migliorare la sicurezza e a rassicurare i residenti».

10:23
10:23
Trump: «Gli USA interverranno su Gaza, diventerà zona di libertà»

«Stiamo lavorando duramente a Gaza. Gaza è stata un territorio di morte e distruzione», ma gli Stati Uniti interverranno e diventerà una «zona di libertà». Così Donald Trump, parlando in Qatar, aggiungendo che «bisognerà occuparsi di Hamas». Lo riporta il Times of Israel.

Il presidente degli Stati Uniti ha affermato che il 7 ottobre è stato «uno dei peggiori giorni nella storia del mondo, non solo in questa regione». «Stiamo affrontando Hamas, l'Iran e gli Houthi e credo che sia stato un grande successo», afferma, riferendosi agli attacchi degli Stati Uniti contro il gruppo yemenita sostenuto dall'Iran.

10:22
10:22
Trump: «Se serve, siamo pronti a riprendere l'offensiva contro gli Houthi»

Donald Trump ha avvertito che gli Stati Uniti «possono riprendere la loro offensiva» contro gli Houthi nel caso le milizie yemenite riprendessero i loro attacchi.

«Ci siamo accordati con gli Houthi e credo che questo sia stato un grande successo. Ma forse domani verrà sferrato un attacco, e in quel caso torneremmo all'offensiva», ha aggiunto.

09:52
09:52
Ambasciate occidentali in Libia: «Rispettare il cessate il fuoco»

Le ambasciate di Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d'America esprimono la loro profonda preoccupazione per le recenti violenze a Tripoli, e invitano le autorità ad adottare tutte le misure per proteggere i civili e sollecitano che la calma venga immediatamente ripristinata nell'interesse di tutti i libici.

È il testo di un comunicato congiunto delle ambasciate occidentali in Libia diramato attraverso i rispettivi canali social in cui le ambasciate accolgono «con favore le notizie secondo cui le parti libiche hanno raggiunto un accordo su un cessate il fuoco e sollecitano che venga pienamente e incondizionatamente rispettato».

09:03
09:03
Almeno 74 i morti in raid israeliani su Gaza

È salito ad almeno 74 il numero dei morti nei raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza effettuati nella scorsa notte: è quanto riporta la rete satellitare araba Al Jazeera citando fonti sanitarie palestinesi.

Il bilancio precedente era di almeno 43 morti; i bombardamenti hanno colpito Gaza City, Deir al Balah e Rafah, mentre almeno 57 persone sono morte nei raid effettuati su un quartiere residenziale di Khan Younis.

Secondo i dati diffusi dal Ministero della sanità del Territorio costiero dal 18 marzo ad oggi il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza è di 2.700 morti e 7.800 feriti.

08:46
08:46
USA, nuove sanzioni alla Cina per il sostegno al programma missilistico dell'Iran

Gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni contro entità e individui con sede principalmente in Cina e Hong Kong per il loro sostegno al programma missilistico balistico iraniano. Lo annuncia il dipartimento di Stato in una nota.

«L'Iran continua a dipendere fortemente dalla Cina per condurre le sue attività illecite in Medio Oriente. Questo è un altro esempio di come il partito comunista cinese e le aziende con sede in Cina forniscano un supporto economico e tecnico fondamentale all'Iran e ai suoi alleati, alimentando l'instabilità regionale e minacciando i partner e gli alleati degli Stati Uniti», si sottolinea nella nota.

«Gli Stati Uniti utilizzeranno tutti i mezzi disponibili, comprese sanzioni contro entità con sede in Paesi terzi, per denunciare e smantellare i piani dell'Iran volti ad acquisire equipaggiamenti e materiali a supporto del suo programma di missili balistici, che destabilizza il Medio Oriente e non solo», conclude il comunicato.

08:44
08:44
Jolani: «La revoca delle sanzioni USA è una decisione storica e coraggiosa»

Il presidente siriano ad interim Ahmed al-Sharaa (al Jolani) ha accolto con favore la revoca delle sanzioni contro il Paese da parte del presidente statunitense Donald Trump, definendola una decisione «storica e coraggiosa».

Intervenendo in diretta televisiva, Sharaa ha affermato che la decisione di Trump «è stata una decisione storica e coraggiosa, che allevia le sofferenze del popolo, contribuisce alla sua rinascita e getta le basi per la stabilità nella regione».

06:49
06:49
Spari sui manifestanti a Tripoli

A Tripoli le forze di sicurezza libiche del governo di unità nazionale hanno aperto il fuoco sui dimostranti che stavano protestando di fronte alla residenza del premier Abdelhamid Dbeibah per chiederne le dimissioni e davanti alla sede dell'ex Apparato di supporto alla stabilità, occupata dopo l'uccisione di Al Kikli dalla Brigata 444 ad Abu Slim.

Lo riportano media e attivisti locali, secondo i quali erano diverse centinaia i giovani che stavano manifestando nella capitale libica dove da ieri è entrato in vigore un fragile cessate il fuoco dopo gli scontri tra milizie rivali dei giorni scorsi.

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

Il direttore della comunicazione di Steve Witkoff ha smentito la notizia data dai media egiziani che l'inviato del presidente statunitense Donald Trump abbia incontrato a Doha i leader di Hamas. «È assolutamente falso. Witkoff non ha incontrato Hamas», ha dichiarato Eddie Vasquez. «Si tratta di fake news. Non sorprende che siano fonti anonime». Secondo i media egiziani, l'incontro sarebbe avvenuto ieri nella capitale del Qatar.

Intanto, la ONG Gaza Humanitarian Foundation (GHF) ha annunciato che intende iniziare a distribuire aiuti nella Striscia assediata da Israele fino alla fine di maggio. Ciò segue «le discussioni con funzionari israeliani volte a consentire la consegna di aiuti transitori a Gaza», ha affermato la Fondazione in una nota, aggiungendo di aver anche chiesto a Israele di garantire punti di distribuzione nel nord del territorio palestinese.

Infine, Ben Cohen, cofondatore di Ben & Jerry's e attivista progressista contro Israele, è stato cacciato da un'udienza al Senato statunitense per aver protestato contro il segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr in merito al sostegno degli Stati Uniti alla campagna militare israeliana a Gaza. Kennedy stava leggendo un discorso sul bilancio 2026 del suo dipartimento quando un gruppo di attivisti ha interrotto la sessione gridando «RFL uccide le persone con l'Aids» e Cohen in particolare ha urlato «il Congresso paga le bombe per uccidere i bambini a Gaza». Un video pubblicato dal gruppo antiguerra Codepink mostra il 74.enne ammanettato portato fuori dall'aula dalla polizia di Capitol Hill. «Devono far entrare il cibo a Gaza, devono far entrare il cibo per bambini che muoiono di fame!», ha urlato l'attivista mentre veniva portato via. Accanito critico della politica israeliana, l'anno scorso Cohen aveva cofirmato una lettera aperta in cui denunciava l'influenza della lobby filoisraeliana nella politica degli Stati Uniti.