Trump sempre più vicino ad aprire l'Alaska alla trivellazioni

L'amministrazione Trump ha annunciato l'intenzione di eliminare le protezioni federali su milioni di acri di aree selvagge dell'Alaska, una mossa che consentirebbe trivellazioni ed estrazioni minerarie in alcune delle poche aree selvagge ed incontaminate rimaste negli Stati Uniti. Lo riporta il New York Times. Uno dei cavalli di battaglia di Donald Trump durante la campagna elettorale era stato lo slogan «drill, baby drill!», «trivella baby trivella» e adesso il presidente sta cercando di tenere fede alle sue promesse. Il segretario degli Interni Doug Burgum ha affermato, dopo una missione in Alaska, che l'amministrazione di Joe Biden non aveva l'autorità di vietare estrazione di petrolio e gas in oltre metà dell'area di 23 milioni di acri. Il piano di Trump ha già riscosso il plauso dell'industria petrolifera, mentre le comunità di nativi sono spaccate. Da una parte l'apertura dello Stato alle trivellazioni porterebbe posti di lavoro e dollari, dall'altra l'Alaska è uno dei luoghi più colpiti al mondo dal cambiamento climatico e si sta riscaldando a un ritmo da due a tre volte superiore alla media globale.