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Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sissi dovrebbe intanto visitare gli Stati Uniti, ha riferito giovedì alla dpa una fonte vicina ai piani, aggiungendo che potrebbe prendere parte a un incontro a tre con il presidente Donald Trump e il primo ministro Benjamin Netanyahu – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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14:00
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ONU: «A Gaza terminata la carestia, ma la situazione resta critica»
La carestia dichiarata a Gaza ad agosto è ora terminata grazie al miglioramento dell'accesso agli aiuti umanitari. Lo hanno dichiarato le Nazioni Unite, avvertendo tuttavia che la situazione alimentare nel territorio palestinese rimane «critica».
«Le condizioni di sicurezza alimentare sono migliorate nella Striscia di Gaza. Tuttavia, la situazione rimane critica: l'intera Striscia di Gaza è classificata in stato di emergenza fino a metà aprile 2026. Nessuna area è classificata in stato di carestia», ha affermato l'Integrated Food Security Phase Classification Initiative (Ipc), una coalizione di osservatori incaricata dalle Nazioni Unite di allertare sulle crisi imminenti.
12:08
12:08
«Oltre mille pazienti morti a Gaza in attesa dell'evacuazione»
Oltre 1000 pazienti sono morti in attesa di un'evacuazione medica urgente da Gaza, devastata dalla guerra, nell'ultimo anno e mezzo. Lo ha dichiarato l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha affermato su X che «1092 pazienti sono morti in attesa di evacuazione medica tra luglio 2024 e il 28 novembre 2025», avvertendo che «questa cifra è probabilmente sottostimata».
Inoltre, molti altri pazienti rimangono a Gaza in attesa di evacuazione per ricevere cure mediche adeguate, scrive il direttore generale. «L'Oms chiede a più Paesi di aprire le porte ai pazienti di Gaza e di ripristinare l'evacuazione medica in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. La vita di queste persone dipende da questo», sottolinea.
Dall'ottobre 2023, l'Oms e i suoi partner hanno evacuato da Gaza oltre 10'600 pazienti con gravi condizioni di salute, tra cui più di 5600 bambini, «ognuno dei quali necessitava di cure mediche avanzate».
12:07
12:07
Disarmo Hezbollah, nuovo incontro diretto tra Israele e Libano
Israele e Libano hanno tenuto nelle ultime ore un nuovo incontro diretto nel sud del Libano nel tentativo di «preservare la tregua lungo il confine ed evitare una ripresa delle ostilità». E soprattutto di discutere del disarmo di Hezbollah, il partito armato libanese vicino all'Iran. Lo riferiscono media regionali, secondo cui la riunione si è svolta a Capo Naqura, a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi.
Per Israele era presente il capo del Consiglio di sicurezza nazionale Joseph Draznin, dopo che al primo incontro, all'inizio del mese, aveva preso parte il suo vice Eli Resnick.
Il confronto rientra nel cosiddetto «meccanismo» di tregua gestito da Stati Uniti e Francia, incaricati di vigilare sull'accordo entrato in vigore nel novembre 2024, e avviene mentre si avvicina la fine dell'anno, indicata come scadenza per l'impegno del governo libanese al disarmo di Hezbollah.
Secondo fonti citate dai media, l'incontro è stato presentato formalmente come dedicato a questioni economiche e di cooperazione locale, ma avrebbe avuto come obiettivo non dichiarato quello di prevenire una nuova escalation militare.
La riunione si inserisce in un contesto di forte tensione, con Israele che negli ultimi giorni ha intensificato le operazioni nel sud del Libano, inclusi raid aerei come quello del 16 dicembre contro un veicolo sulla strada tra Adeisse e Markaba. Sul piano diplomatico, ieri a Parigi funzionari di Francia, Arabia Saudita e Stati Uniti hanno incontrato il comandante dell'esercito libanese per discutere una roadmap e un meccanismo operativo per il disarmo di Hezbollah, considerato centrale per la tenuta della tregua e la stabilità del Libano meridionale.
11:57
11:57
Attacchi aerei israeliani su Gaza, almeno 4 morti
Le forze israeliane hanno lanciato una serie di attacchi aerei all'alba di oggi contro la Striscia di Gaza meridionale, sulle città di Khan Younis e Rafah uccidendo almeno quattro persone tra cui una donna, seondo l'agenzia palestinese Wafa.
Fonti locali hanno riferito che aerei da guerra israeliani hanno bombardato la città di Bani Suheila a est di Khan Younis, sparando con mitragliatrici pesanti verso la parte orientale della città e colpendo un gruppo di civili, le quattro vittime. Anche imbarcazioni della marina israeliana hanno aperto un intenso fuoco nelle acque al largo di Khan Younis.
A Rafah, imbarcazioni della marina israeliana hanno sparato con le loro mitragliatrici contro pescherecci che navigavano vicino alla costa, riporta Wafa, precisando che non sono stati segnalati feriti.
11:27
11:27
Chiusi i valichi di Kerem Salem e Al Awja, Israele ferma gli aiuti per Gaza
Le autorità israeliane hanno chiuso nuovamente, come ormai ogni venerdì, i valichi di Kerem Abu Salem e Al Awja con l'Egitto, in quanto giorno festivo settimanale in entrambi i Paesi.
E come ogni venerdì, la Mezzaluna Rossa egiziana non manca di evidenziare che la chiusura dei posti di frontiera impedisce la consegna di aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, bloccando la partenza dei camion di aiuti dall'Egitto. Molti di questi sono fermi sul lato egiziano del valico di Rafah, in attesa di potersi sottoporre alle ispezioni israeliane a Kerem Abu Salem e Al Awja.
11:24
11:24
Hamas: «I colloqui di Miami pongano fine alle violazioni dell'Idf»
Un alto funzionario di Hamas ha affermato che i colloqui di Miami per far avanzare la fase successiva del cessate il fuoco a Gaza devono mirare a porre fine alle «violazioni» della tregua israeliana nei territori palestinesi.
«Il nostro popolo si aspetta che questi colloqui portino a un accordo per porre fine alla continua illegalità israeliana, porre fine a tutte le violazioni e costringere l'occupazione a rispettare l'accordo di Sharm el-Sheikh», ha dichiarato all'agenzia stampa Afp Bassem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas.
Gli Stati Uniti ospitano i colloqui, e l'inviato speciale del presidente Donald Trump Steve Witkoff dovrebbe incontrare alti funzionari dei paesi mediatori Qatar, Egitto e Turchia in Florida per promuovere la seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco.
09:59
09:59
Iran: «Israele vuole consolidare l'occupazione in Siria»
L'Iran ha accusato Israele di avere una «strategia deliberata per consolidare l'occupazione», criticando il raid israeliano a fine novembre contro il villaggio di Beit Jinn dove sono morte 13 persone.
«Le azioni di Israele non sono né difensive né incidentali, fanno parte di una strategia deliberata per consolidare l'occupazione, frammentare la Siria e indebolirne la coesione nazionale sfruttando le differenze etniche e settarie e promuovendo programmi separatisti», ha affermato l'ambasciatore dell'Iran presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani, durante una sessione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
«Nell'ultimo anno, il regime israeliano ha intensificato l'uso illegale della forza, ampliato la sua presenza militare e perseguito politiche volte a consolidare e normalizzare l'occupazione del territorio siriano», ha aggiunto Iravani, come riferisce Mehr.
09:52
09:52
Wafa: «Colono travolge palestinese con l'auto e gli rompe le gambe»
Un giovane palestinese ha riportato fratture a entrambe le gambe stamattina presto dopo essere stato investito da un colono israeliano in Amman Street, a est di Nablus. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa.
Fonti locali hanno riferito che un gruppo di coloni ha fatto irruzione nella zona orientale della città a bordo dei propri veicoli, durante i quali uno di loro avrebbe deliberatamente investito il giovane mentre percorreva Amman Street, provocandogli fratture a entrambe le gambe.
09:19
09:19
Arrestato in Pakistan il portavoce dell'Isis-K
Le agenzie di intelligence pakistane hanno arrestato Sultan Aziz Azzam, portavoce dello Stato Islamico del Khorasan (Isis-K) e fondatore della sua ala mediatica, la Fondazione Al-Azaim, in un'operazione condotta vicino al confine tra Pakistan e Afghanistan.
Secondo l'Associated Press of Pakistan (App), l'arresto è avvenuto diversi mesi fa, ma è stato reso noto solo di recente a causa di questioni operative delicate. Fonti della sicurezza hanno riferito all'App che la detenzione ha portato a una significativa interruzione delle reti mediatiche, di reclutamento e di propaganda dell'Isis-K.
«La Fondazione Al-Azaim ha svolto un ruolo centrale nelle attività di reclutamento e propaganda dell'Isis-K», hanno affermato funzionari della sicurezza, aggiungendo che «in seguito all'arresto di Sultan Aziz Azzam, le attività mediatiche del gruppo sono state di fatto sospese».
Secondo il rapporto, le autorità pakistane hanno intensificato le operazioni antiterrorismo contro l'Isis-K negli ultimi mesi, provocando diversi arresti di alto profilo. Tra questi, l'arresto di Aziz Azzam il 16 maggio 2025, insieme al leader di spicco dell'Isis-K, Abu Yasir al-Turki, entrambi descritti come figure chiave nella struttura operativa e ideologica del gruppo.
Gli arresti sono stati riconosciuti a livello internazionale. Il 16° rapporto del Team di Supporto Analitico e Monitoraggio delle Sanzioni delle Nazioni Unite ha rilevato che le azioni del Pakistan hanno indebolito la capacità organizzativa dell'Isis-K a livello globale. Secondo il rapporto delle Nazioni Unite, sono stati sventati diversi attacchi terroristici pianificati, il numero di militanti attivi è diminuito e la capacità dell'Isis-K di proiettare influenza attraverso la propaganda è stata gravemente ridotta. «Come risultato di queste azioni, anche le principali piattaforme di propaganda, tra cui Voice of Khorasan, sono state sospese», secondo il rapporto.
07:00
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Il punto alle 7.00
Giovedì il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di non aver ancora programmato un incontro con il primo ministro Benjamin Netanyahu, affermando che «non è ancora stato finalizzato, ma Netanyahu vuole incontrarmi». Parlando ai giornalisti nello Studio Ovale della Casa Bianca, ha aggiunto: «Probabilmente Netanyahu verrà a incontrarmi in Florida».
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sissi dovrebbe intanto visitare gli Stati Uniti, ha riferito giovedì alla dpa una fonte vicina ai piani, aggiungendo che potrebbe prendere parte a un incontro a tre con il presidente Donald Trump e il primo ministro Benjamin Netanyahu, dopo anni di controversie e tensioni tra Egitto e Israele sulla guerra a Gaza. Secondo la fonte, un simile vertice sembrerebbe possibile in seguito all'accordo sul gas naturale firmato tra Israele ed Egitto, annunciato da Netanyahu mercoledì. La notizia non è stata confermata né da Washington né dal Cairo.
Nel frattempo, l’eroe di Bondi Beach, Ahmed al Ahmed, ha ricevuto un assegno di 1,65 milioni di dollari frutto di una raccolta fondi. A riportare la notizia è la Reuters. Durante l’attentato, l’uomo aveva sorpreso alle spalle uno degli attentatori e gli aveva sottratto l’arma. Al Ahmed è ancora ricoverato in ospedale a causa delle ferite riportate durante il suo salvifico intervento. L’uomo, padre musulmano di due figli, ha ricevuto un assegno di grandi dimensioni sul suo letto d'ospedale al St. George da Zachery Dereniowski, influencer dei social media e co-organizzatore della pagina GoFundMe, come mostrano i video pubblicati online. Oltre 43.000 persone in tutto il mondo hanno contribuito alla raccolta fondi, tra cui il miliardario gestore di hedge fund Bill Ackman, che ha donato 99.999 dollari australiani e ha condiviso la raccolta fondi sul suo account X. Il primo ministro australiano e il premier dello Stato hanno fatto visita ad Ahmed in ospedale per elogiarne il coraggio.
La polizia australiana, intanto, ha dichiarato che sette uomini arrestati giovedì nella zona sud-occidentale di Sydney avevano legami ideologici con i due uomini armati che avrebbero sparato contro centinaia di persone che stavano celebrando l'Hanukkah a Bondi Beach, uccidendo 15 persone. «Non abbiamo collegamenti definitivi tra gli individui che hanno commesso queste atrocità domenica e quelle di ieri, a parte una possibile comunanza di idee, ma al momento non ci sono associazioni», ha detto venerdì ad ABC Radio il vice commissario della polizia dello Stato del Nuovo Galles del Sud, Dave Hudson. Le indagini sono ancora in una fase iniziale, ha detto Hudson, aggiungendo che uno dei luoghi che il gruppo aveva in programma di visitare era Bondi.
