«Trump vuole partecipare al WEF, ma solo se non si parla di temi woke»

Già da alcune settimane la partecipazione del presidente statunitense Donald Trump al prossimo Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR) è considerata certa. Tuttavia, secondo il Financial Times (FT), la sua presenza sarebbe soggetta a determinate condizioni: ad esempio, che i temi «woke» non abbiano un ruolo di primo piano.
La notizia, ripresa oggi anche da vari media elvetici, è stata smentita dagli organizzatori del WEF, i quali hanno dichiarato all'agenzia Keystone-ATS che «nessun governo può influenzare i contenuti del suo programma». «Selezioniamo i temi e i punti chiave dei nostri incontri in base alla loro rilevanza globale», hanno precisato.
Stando al FT, gli scambi tra il WEF e i rappresentanti dei governi per discutere gli interessi e le priorità dei capi di Stato partecipanti all'evento sono una «routine». Tuttavia, le richieste degli Stati Uniti in questa forma sono considerate insolite.
Una settimana fa l'agenzia Bloomberg, citando persone ben informate, aveva annunciato che Trump vuole venire a Davos con una grande delegazione. La decisione sarebbe una conseguenza del miglioramento dei rapporti avvenuto recentemente grazie ai dialoghi volti a diminuire i dazi doganali.
All'ultima edizione, avvenuta poco tempo dopo la sua elezione, Trump non aveva partecipato di persona, ma era intervenuto tramite video. Era invece venuto fisicamente nel 2018 in occasione del suo primo mandato alla Casa Bianca.
Le fonti di Bloomberg sottolineavano ad ogni modo che i piani potrebbero ancora cambiare. Il WEF ha dal canto suo confermato di aver invitato il presidente statunitense. Gli organizzatori si attendono a Davos oltre 60 capi di Stato e di Governo. «Siamo lieti di dare nuovamente il benvenuto anche al presidente Trump», hanno dichiarato a Keystone-ATS. La lista esatta dei partecipanti verrà rivelata una settimana prima dell'inizio della manifestazione. L'edizione del 2026 si terrà fra il 19 e il 23 gennaio.