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Tutte le novità sul lavoro ridotto in Ticino

Dal 1. settembre ci saranno parecchie novità sulle IRL: ne parliamo con Claudia Sassi, capo della Sezione del lavoro
Il mondo del lavoro è sotto pressione. ©CDT/Gabriele Putzu
Giona Carcano
Paolo Galli
20.08.2020 10:38

Il 1. settembre decade una parte delle misure straordinarie riguardanti il lavoro ridotto messe in atto dalla Confederazione per fronteggiare la crisi. Un cambiamento sensibile, che riguarda migliaia di aziende e dipendenti ticinesi. Assieme a Claudia Sassi, capo della Sezione del lavoro, cerchiamo di far luce sugli aspetti principali.

Tecnicamente, come cambierà il concetto di richiesta di indennità per lavoro ridotto (ILR)?

«Il 1. settembre decade parte delle misure straordinarie riguardanti il lavoro ridotto messe in vigore con l’Ordinanza COVID-19 Assicurazione contro la disoccupazione. Uno dei cambiamenti principali riguarda la durata dell’autorizzazione che viene ricondotta nuovamente a tre mesi (dai sei mesi precedenti). Questa modifica comporta la scadenza automatica al 31 agosto delle autorizzazioni emesse e che risalgono a più di tre mesi prima. Viene anche riportata la cerchia dei beneficiari agli aventi diritto in regime normale: le aziende potranno beneficiare delle indennità per lavoro ridotto per i propri dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato. Ciò significa che l’azienda non avrà più diritto di incassare indennità per dipendenti prestati o per dipendenti propri ma con contratti a tempo determinato. Anche le aziende di lavoro temporaneo non avranno diritto a richiedere il lavoro ridotto. Cambiano anche alcune cose più tecniche come l’esclusione dei periodi di conteggio con una perdita di lavoro superiore all’85% compresi fra il 1. marzo e il 31 agosto 2020, l’estensione del diritto all’indennità ai formatori responsabili degli apprendisti, e la cosiddetta procedura sommaria, che viene mantenuta».

Chi avrà diritto alle ILR? Da settembre, cosa dovranno dimostrare le aziende interessate?

«Grazie al mantenimento della procedura sommaria voluta dal Consiglio federale fino alla fine di dicembre 2020, le aziende potranno continuare a inoltrare un preannuncio semplificato all’autorità cantonale compilando il modulo online e allegando per ora soltanto ancora l’organigramma in pdf. Rimane semplificata anche la procedura di notifica alla cassa di disoccupazione. In linea generale rimarranno alcuni oneri alle aziende nella compilazione del preannuncio durante la quale dovranno dimostrare il nesso tra la pandemia e la riduzione di lavoro. Non basta insomma richiedere il lavoro ridotto adducendo la pandemia. Bisognerà che sia dimostrato in maniera concreta la conseguenza che la pandemia porta per l’azienda sulla riduzione di lavoro».

Chi necessita di beneficiare delle ILR già dal 1. settembre come si deve comportare?

«Le aziende a cui scade la decisione e che necessitano del lavoro ridotto anche oltre la fine di agosto, sono tenute ad inoltrare un preannuncio all’Ufficio giuridico della sezione del lavoro dieci giorni prima dell’effettivo inizio della riduzione di lavoro. Se l’azienda ha bisogno di coprire la perdita di lavoro dal primo di settembre, la richiesta dovrà giungere all’autorità cantonale al più presto. Il modulo per la richiesta è disponibile online all’indirizzo www.ti.ch/lavororidotto. Consigliamo alle aziende di prepararsi alla compilazione leggendo in maniera attenta l’anteprima disponibile sulle nostre pagine e predisponendo l’organigramma in formato pdf. Per poter trattare la domanda e per aprire un canale di comunicazione con l’azienda è fondamentale che vengano indicati i dati e l’indirizzo email in maniera corretta».

Le autorizzazioni in corso semplicemente scadranno il 31 agosto o verranno automaticamente prolungate?

«Le autorizzazioni che il 31 agosto recano una data che supera i tre mesi, decadono. L’azienda che necessita di beneficiare dell’indennità per lavoro ridotto dovrà ripresentare una domanda».

Come va letta la decisione del CF del 1. luglio di prolungare da 12 a 18 mesi la durata massima per beneficiare delle ILR?

«In regime normale l’indennità di lavoro ridotto è pagata per un massimo di dodici periodi di conteggio (mesi) all’interno di un periodo di due anni. In caso di fasi particolarmente difficili la legge permette al Consiglio federale di prolungare tale durata di al massimo sei periodi di conteggio portando i dodici mesi a diciotto. È esattamente quanto è successo».

Che tipo di tendenza ha registrato in queste ultime settimane la Sezione del lavoro in relazione alle ILR e cosa si aspetta per le settimane a venire?

«Stiamo rispondendo a tante domande e stiamo accogliendo i rinnovi attraverso il modulo online. Ci teniamo ad informare le aziende che al termine della compilazione completa e corretta il sistema spedisce all’azienda un’email di conferma che attesta l’avvenuto inoltro. L’email contiene un file pdf della richiesta inoltrata con data e ora di invio».

Come cambierà il lavoro di controllo delle richieste per la vostra Sezione?

«Al momento, stiamo attendendo indicazioni più precise dalla SECO. Ad ogni modo, il senso e lo scopo dell’indennità per lavoro ridotto consiste nel prevenire la disoccupazione e nel preservare i posti di lavoro. L’IRL ha l’obiettivo di impedire che una temporanea riduzione della domanda di merci e servizi offerti e le conseguenti perdite di lavoro comportino a breve termine licenziamenti. L’Ufficio giuridico della Sezione del lavoro è tenuto a verificare che lo scopo del lavoro ridotto sia garantito: oltre verificare la legittimità della domanda, si accerta che non vi sia rischio imminente di licenziamenti che renderebbero infondato il ricorso al lavoro ridotto».

Come riuscirete a far fronte rapidamente alle richieste delle aziende senza che le stesse restino in un pericoloso limbo?
«La Sezione del lavoro si è dotata tempestivamente di strumenti tecnici e sta ampliando il proprio organico con alcuni supporti per poter far fronte con rapidità alla concessione dell’autorizzazione alle aziende».