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Ucraina e Polonia al centro della disinformazione durante l'Eurovision

I social hanno accusato la band vincitrice e una presentatrice polacca di aver fatto il saluto nazista in diretta – Ecco come sono andate davvero le cose
© AP
Facta.News
19.05.2022 13:46

Sabato 14 maggio 2022 si è tenuta a Torino la finale dell’Eurovision Song Contest, evento musicale la cui prima edizione si è svolta a Lugano nel 1956. Si tratta di un festival internazionale organizzato annualmente dagli Stati membri dell’Unione europea di radiodiffusione (Eur) che prevede l’esibizione di un artista per Paese. L’artista che vince l’edizione ospita il festival nel proprio Paese l’anno successivo.

Dopo la vittoria dei Måneskin a Rotterdam del 2021, la scorsa settimana l’evento si è tenuto in Italia e l’anno prossimo sarà ospitato dall’Ucraina, poiché i vincitori di questa ultima edizione sono i Kalush Orchestra, band ucraina. 

Come spesso accade con eventi di portata internazionale, anche nel caso dell’Eurovision è stata fatta disinformazione. La band vincitrice e una presentatrice polacca sono stati (erroneamente) accusati dagli utenti dei social network di aver fatto il saluto nazista durante la diretta. Ecco come sono andate davvero le cose. 

Kalush Orchestra

Stando a quanto riportato da alcuni utenti su Facebook, la band ucraina si sarebbe rivolta al pubblico facendo il saluto nazista poco prima di lasciare il palco. In particolare, l’accusa viene mossa al cantante del gruppo, che sarebbe stato immortalato da un fermo immagine che lo ritrae di lato e con il braccio destro teso verso l’alto. L’accusa si inserisce nella narrativa di disinformazione, spinta dalla propaganda russa, che in Ucraina ci sia un vasto appoggio per il nazismo.

In realtà, quello che riguarda la Kalush Orchestra è un fermo immagine decontestualizzato

Dopo aver ritirato il premio per la vittoria (qui al min 3:56:10), la band ucraina ha lasciato il palco e, in quei momenti, il cantante del gruppo Oleh Psiuk ha sì alzato il braccio per salutare il pubblico, ma senza alcun riferimento al nazismo. 

Le dita della sua mano, come emerge chiaramente da altre inquadrature (qui, ad esempio), sono aperte in segno di saluto e non strette e unite, come nel caso del saluto nazista. 

La band vincitrice è poi finita al centro anche di un altro caso di disinformazione: come hanno ricostruito i fact-checker spagnoli di Maldita, non è vero che al termine della loro esibizione i Kalush Orchestra hanno chiesto al pubblico di supportare il battaglione Azov.

Ida Nowakowska

Sempre su Facebook è diventata virale un’altra notizia falsa, quella secondo cui la presentatrice polacca nel dare al proprio pubblico la notizia dei vincitori del festival avrebbe fatto – anche in questo caso – il saluto nazista. L’azione sarebbe stata immortalata dalla televisione polacca.

Anche in questo caso, le cose in realtà non stanno così. Durante la finale, la presentatrice Ida Nowakowska ha comunicato i voti dati dalla Polonia al gruppo ucraino Kalush Orchestra. Nell’annunciare che il massimo dei punti era stato dato all’Ucraina (qui al min 12:12), Nowakowska grida «Gloria all’Ucraina!», alzando il braccio e facendo con la mano il gesto della vittoria o della pace, cioè con l’indice e il medio a formare una v. 

Nemmeno in questo caso, quindi, le dita della mano erano strette e unite, come in un saluto nazista; sono in realtà impiegate per fare un altro simbolo e gesto differente e di diverso significato.

Infine, la Polonia è finita al centro anche di un altro caso di disinformazione: come è stato ricostruito dai fact-checker polacchi di Demagog, non è vero che il concorrente polacco Ochman ha ottenuto il numero più alto di voti da parte della giuria ucraina. La giuria ucraina non ha dato nessun voto ad Ochman, mentre il pubblico votante ucraino ha decisamente apprezzato l’esibizione del cantante, destinandogli la maggior parte dei voti.

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