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UE: «Dal 7 ottobre colpiti a Gaza 31 ospedali su 36»

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Red. Online
20.05.2024 15:36

«Dall'inizio del conflitto a Gaza, dopo i brutali attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre, 31 ospedali su 36 sono stati danneggiati o distrutti. Tra quelli distrutti c'è l'ospedale Al-Shifa, il più grande complesso medico di Gaza, che rimane oggi completamente fuori servizio.

I restanti ospedali di Gaza sono parzialmente funzionanti e operano con gravi limitazioni. A causa della situazione disastrosa, molti di essi sono sull'orlo del collasso o hanno dovuto essere chiusi.

L'accesso alle cure mediche di emergenza è ancora più cruciale in un momento in cui i palestinesi di Gaza vivono sotto un costante bombardamento e più di 9.000 feriti gravi rischiano di morire a causa della mancanza di un'adeguata assistenza sanitaria». Lo dichiarano l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell e il Commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčič.

«Dal 7 ottobre l'Oms ha registrato un totale di 890 attacchi contro strutture sanitarie, di cui 443 a Gaza e 447 in Cisgiordania. Gli attacchi agli operatori sanitari, agli ospedali e alle ambulanze interrompono servizi medici vitali. Privano le persone di cure salvavita. Questi attacchi devono cessare. Allo stesso tempo, per quanto riguarda la protezione obbligatoria dei civili ai sensi del diritto umanitario internazionale, l'Ue condanna fermamente l'uso degli ospedali per scopi diversi da quelli medici».

«Tutte le parti devono rispettare il diritto umanitario internazionale. La situazione degli innocenti a Gaza è più disperata che mai. Lo stesso vale per gli ostaggi ancora detenuti da Hamas, che certamente si trovano anch'essi in gravi difficoltà. L'Ue è anche preoccupata per i continui attacchi all'assistenza sanitaria in Cisgiordania, dove negli ultimi mesi sono state deliberatamente danneggiate oltre 50 strutture sanitarie e 300 ambulanze».

«In risposta alla crisi umanitaria, l'Ue ha mobilitato tutti i suoi strumenti di risposta alla crisi per convogliare gli aiuti medici a Gaza, compresi i voli del ponte aereo umanitario dell'Ue che trasportano tonnellate di aiuti medici, e ha aumentato significativamente i finanziamenti ai partner umanitari. Ma questo sostegno può offrire solo un sollievo temporaneo alle persone che soffrono».

«Una tragedia umana si sta svolgendo in tempo reale sotto i nostri occhi. L'Unione Europea è profondamente preoccupata per le sofferenze della popolazione civile di Gaza. Ribadiamo il nostro appello per un cessate il fuoco immediato, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e il pieno accesso umanitario».

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