Un computer supera il test di Turing

LONDRA - Può un computer essere paragonato ad un uomo? È la domanda controversa e con ampie implicazioni scientifiche e filosofiche, che aleggia da decenni. Da qualche giorno un tabù è stato infranto: un computer ha superato il test inventato da Alan Turing, uno dei padri dell'intelligenza artificiale i cui meriti non sono stati mai riconosciuti in vita, ed è riuscito a convincere una giuria che ha qualità cognitive paragonabili a quelle di un essere umano.
L'esperimento è avvenuto alla Royal Society di Londra ed è stato organizzato dall'Università di Reading. Il software che ha segnato questa svolta storica si chiama Eugene Goostman ed è riuscito a 'spacciarsi' per un ragazzino di 13 anni, ucraino, per un giudice su tre. È riuscito cioè a superare la soglia del 30% previsto dal test di Alan Turing, convincendo gli esperti di essere a colloquio, via tastiera e schermo, con un uomo e non con una macchina.
"Siamo orgogliosi di dichiarare che il test di Alan Turing è stato superato per la prima volta. Entrerà tra i più eccitanti della storia", ha commentato Kevin Warwick dell'Università di Reading.
Il software protagonista di questo esperimento è stato ideato da Eugene Demchenko, ucraino residente in Russia, e Vladimir Veselov, russo residente negli Stati Uniti. Avevano già concorso altre volte registrando punteggi alti.
Sebbene il superamento del test sia parziale (ha convinto il 33% dei giudici) resta comunque un precedente memorabile in un panorama attuale che, dall'assistente vocale ai dispositivi indossabili e in futuro impiantabili nel corpo umano, rende sempre più sottile la linea che separa le macchine dall'uomo.
Il test si è svolto - non casualmente - sabato 7 giugno proprio il giorno in cui si celebravano i 60 anni dalla morte di Alan Turing, lo scienziato e matematico inglese il cui nome è stato pronunciato per anni sottovoce, per via della sua omosessualità.