Un limite alle case secondarie per contrastare lo spopolamento

Lo spopolamento delle valli alpine è un tema che tiene banco ormai da diversi decenni. Se durante la pandemia di Coronavirus erano stati in molti a riscoprire i villaggi di montagna non solo come meta per escursioni giornaliere, ma anche e soprattutto quale rifugio dai centri urbani paralizzati a causa delle norme imposte dalle autorità per scongiurare i rischi di contagio, oggi il problema è tornato ad acuirsi. Problema che tocca in maniera importante le Centovalli, tanto che il Municipio dell’omonimo Comune le sta provando tutte per invertire la rotta. L’ultima proposta, in ordine di tempo, riguarda la modifica delle norme di attuazione del Piano regolatore. La variante pianificatoria, in pubblicazione fino al prossimo 11 luglio, mira a limitare la trasformazione da primarie a secondarie delle abitazioni situate nelle frazioni di Intragna, Palagnedra e Borgnone. Ciò con l’obiettivo di riuscire a tener sotto controllo l’evoluzione del fenomeno, «mirando a contenere le conseguenze negative sull’evoluzione della popolazione locale in generale e della popolazione scolastica in particolare, quindi con la dovuta attenzione per le esigenze delle famiglie», si legge nel rapporto di pianificazione allegato alla modifica del PR comunale ed allestito dallo studio habitat.ch. Rapporto di pianificazione le cui cifre parlano chiaro: il numero delle residenze primarie è aumentato di sole 10 unità negli ultimi 25 anni, mentre quello di residenze secondarie è passato da 678 a 828 tra il 2017 ed il 2024.
Il diritto anteriore
Ad accelerare il fenomeno della trasformazione in case di vacanza di numerose abitazioni primarie centovalline è stata l’entrata in vigore, nel 2016, della nuova Legge federale sulle abitazioni secondarie. Legge in base alla quale, le case costruite prima dell’11 marzo 2012 sottostanno al diritto anteriore e risultano liberate da qualsiasi vincolo di destinazione in assenza di misure limitative decretate dal Comune, favorendo di fatto una conversione di diverse fra queste unità abitative da residenza primaria a residenza secondaria. Ciò comporterebbe una tendenziale riduzione dell’offerta di abitazioni per la popolazione residente e, nel contempo, un aumento del livello degli affitti con il rischio di rendere difficilmente accessibile il mercato dell’abitazione primaria o addirittura di escludere dal mercato dell’alloggio locale famiglie o persone già o non ancora residenti che non dispongono di redditi medio superiori o elevati.
Un primo tentativo
Proprio nell’anno dell’entrata in vigore della nuova Legge federale, il Comune di Centovalli aveva decretato una zona di pianificazione grazie alla quale si era riusciti ad evitare il cambio di destinazione a residenza secondaria di 50 abitazioni. Ora si intende compiere un ulteriore passo modificando le norme di attuazione del Piano regolatore per quanto attiene alle frazioni di Intragna, Palagnedra e Borgnone. Norme che prevedono come in tutte le zone edificabili le nuove costruzioni destinate ad abitazione siano riservate alla residenza primaria. Evidentemente sono previste delle eccezioni, ad esempio nel caso di abitazioni in relazione a strutture ricettive organizzate. Il cambiamento di destinazione è inoltre ammesso se, nella trasformazione di un edificio realizzato prima dell’11 marzo 2012, il proprietario che vi risiede, domiciliato nel Comune, vi ricava un appartamento da affittare fino al massimo di 1/3 della superficie utile lorda. La trasformazione da primaria a secondaria di un’abitazione è inoltre consentita se è dovuta a motivi particolari quali il decesso o la modifica dello stato civile del proprietario, ma limitatamente ad uso proprio da parte di eredi legittimi. In quest’ultimo caso non è tuttavia ammessa alcuna forma di affitto o messa a disposizione a terzi. Eccezioni, quelle descritte, che valgono per la frazione di Intragna, mentre per le frazioni di Palagnedra e Borgnone valgono quelle indicate nella Legge federale sulle abitazioni secondarie. I principi che reggono la modifica delle norme pianificatorie proposte dal Municipio di Centovalli sono condivisi dal Dipartimento del territorio, tranne che per le normative che gestiscono la residenza primaria all’esterno della zona edificabile. Da qui l’invito, formulato in sede di esame preliminare, ad adottare l’applicazione diretta della Legge federale, per quanto attiene le eccezioni nelle zone edificabili delle frazioni dell’Alta Valle.