“Un sì alla vacca da mungere sarebbe disastroso”

BERNA - Se il prossimo 5 giugno i cittadini approvassero l'iniziativa "Vacca da mungere" sul finanziamento del traffico stradale le conseguenze sarebbero pesanti per le casse dei Cantoni e i compiti che sono chiamati a svolgere: lo ha affermato stamane a Berna la conferenza dei governi cantonali (CdC).
Presieduta dal vallesano Jean-Michel Cina, la conferenza dei 26 Cantoni ha espresso viva preoccupazione per un testo che respinge in modo categorico, poiché ci sarebbe un buco miliardario nelle casse della Confederazione e i Cantoni si troverebbero in difficoltà. Per far fronte a una sicura contrazione delle entrate, si vedrebbero costretti a ridurre le loro prestazioni in vari settori fondamentali per la collettività.
L'amministrazione federale delle finanze ha già indicato che i Cantoni si vedrebbero decurtare i contributi della Confederazione di 190 milioni nel settore della formazione, di 125 nella ricerca, di 40 nel trasporto regionale viaggiatori e di 25 nell'ambiente. Ebbene, bisogna tener conto che 19 Cantoni presentano bilanci in deficit, ha rilevato Charles Juillard, presidente dei direttori delle finanze e presidente del governo giurassiano.
"Tutto ciò rappresenta tagli budgetari del 6% e la qualità del sistema elvetico della formazione e della ricerca ne risentirebbe pesantemente", ha affermato Christoph Eymann, presidente della Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione e consigliere di Stato di Basilea Città. La Svizzera sta vivendo un momento di de-industrializzazione e - a suo parere - non può permettersi di risparmiare nel campo della formazione e della ricerca.
Per l'obvaldese Paul Federer, presidente della Conferenza dei direttori cantonali dei lavori pubblici, del territorio e dell'ambiente, non ha senso investire soverchiamente nella strada, come chiede l'iniziativa. Tenuto conto del numero insufficiente di progetti pronti per essere realizzati, i 150 milioni di franchi che i Cantoni riceverebbero se l'iniziativa fosse accettata non potrebbero venir adoperati in modo efficace.
"I Cantoni e i comuni sono responsabili congiuntamente del 95% dei 70 mila chilometri che compongono la rete stradale svizzera, e le entrate fiscali attuali, compresi i contributi della Confederazione, bastano per finanziare le infrastrutture, ha aggiunto Federer. L'iniziativa comprometterebbe questo stato di cose.
I governi cantonali ricordano inoltre che nella sessione di primavera delle Camere federali, in occasione dei dibattiti sul Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA), il Consiglio degli Stati ha destinato 760 milioni di franchi supplementari a favore della strada. Ha anche deciso che il 60% della tassa sui carburanti dovrà venir utilizzata per le strade nazionali.
L'iniziativa "Per un equo finanziamento dei trasporti" (detta anche iniziativa della "vacca da mungere") è stata promossa da rappresentanti degli importatori di automobili e delle associazioni del settore stradale (TCS e ACS). Essa chiede di utilizzare per le strade tutto l'importo dell'imposta sugli oli minerali (circa 3 miliardi di franchi nel 2013) per ovviare alle difficoltà di finanziamento delle strade. Attualmente, la metà di questi introiti - 1,5 miliardi - confluisce nella cassa generale della Confederazione.