L'iniziativa

Una città tutta da sfogliare: nasce «Locarno360°»

Una nuova rivista edita dal Municipio del capoluogo sul Verbano si affaccia sul panorama editoriale - Il redattore responsabile, Luca Pelloni: «Nei prossimi giorni inizierà la distribuzione gratuita a tutta la cittadinanza»
La grafica è stata elaborata dall’agenzia di comunicazione Mazzantini. La copertina del primo numero è dedicata al Castello Visconteo.
Jona Mantovan
29.10.2024 06:00

Fresco fresco di stampa. «Ma questa è solo una bozza», dice sorridente Luca Pelloni al Corriere del Ticino, mostrando il primo numero della nuova rivista «Locarno360°» edita dal Municipio. «Nei prossimi giorni, inizierà la distribuzione a tutta la cittadinanza, ma intanto è già possibile scaricarla in formato elettronico dal sito www.locarno.ch», aggiunge il redattore responsabile, nonché giornalista di lungo corso e responsabile della comunicazione della Città di Locarno. In copertina, spicca una foto del Castello Visconteo immerso in un’atmosfera serale.

Il leone rampante sulla testata

La testata non poteva non avere lo stemma blu del leone rampante racchiuso nel suo ovale, il cui colore è ripreso in tutti gli elementi visivi della grafica (elaborata dalla società di comunicazione Mazzantini), la quale lascia molto spazio al bianco e alla sfumatura dorata di quel «360°» che rappresenta, come scrive il sindaco Nicola Pini nell’editoriale, «uno sguardo a tutto tondo su quanto avviene tra le persone, le iniziative, i progetti, le attività che quotidianamente animano la Città».

Un progetto, edito appunto dall’Esecutivo, nato con l’obiettivo di avvicinare la Città ai suoi abitanti. «Un ulteriore canale di partecipazione e dialogo tra le Istituzioni e la popolazione», spiega sempre Pini. «Una popolazione che la Città di Locarno si impegna a raggiungere sempre più, affinché ognuno possa maturare ed esprimere le proprie idee negli ambiti più diversi e possa partecipare non solo alla vita sociale e culturale cittadina, ma anche, perché no, alla definizione dei progetti e delle politiche pubbliche della Città. O, semplicemente, per conoscerci vicendevolmente meglio».

«Giro completo su noi stessi»

E, ancora: «Un giro completo su noi stessi, che getti luce in tutte le direzioni senza escludere nessuno, che vuole raggiungere e abbracciare le persone e i quartieri che rendono la nostra città così pazzescamente bella e variegata, dal lago alla montagna, dal Piano al Ponte Brolla, dalla collina alla Città Vecchia, passando naturalmente per i quartieri più urbani. Perché tutti siamo Locarno e Locarno è di tutti».

Un quaderno di 16 pagine

Una rivista che ci si augura sia letta «con calma e curiosità, alla sera dopo il lavoro o per accompagnare un buon caffè in un mattino in cui c’è un attimo di tempo. O per risollevare l’umore tra una fattura e l’altra. Mi piace sognare che venga letto lentamente dalle e dai locarnesi che stanno imparando a leggere o alla stessa velocità da chi necessita una lente», conclude la nota in apertura del periodico (un quaderno di 16 pagine in formato A4), ricco di spunti, notizie e curiosità.

Lo sfoglio si apre subito con l’elenco dei principali eventi in programma fino a febbraio 2025: dall’Espo Verbano (al Palexpo Locarno) al carnevale di Ribellonia nel quartiere di Solduno, passando per la magia di Winterland, i vari mercatini di Natale, il concerto di Santo Stefano, il brindisi di Capodanno e la grande tradizione locarnese del «Bandir gennaio». Sotto l’editoriale, un riquadro che mette in evidenza il premio appena portato a casa da Berlino di «Cittadina più bella della Svizzera» (al quale è poi seguito a breve distanza il primo posto assegnato da uno studio nazionale dell’UBS sull’attrattività immobiliare).

Progetti, interviste, contatti

Un paio di pagine per presentare la rinnovata compagine dopo le Comunali di aprile e poi si entra nel vivo dei temi: gli investimenti per lo sviluppo delle scuole (poi inaugurate nel contesto del progetto «Oasi»), l’imminente «Nouvelle Belle Époque» (la risistemazione degli spazi pubblici dal lago alla Rotonda, passando quindi per Largo Zorzi, Piazza Grande, Piazza Castello, Piazzetta Remo Rossi e coinvolgento pure Piazza Muraccio), il centenario del Patto della Pace. Non mancano però le interviste: Michela Piffaretti, responsabile del Dicastero socialità, giovani e cultura, parla delle sfide sociali e di risposte sempre più individuali ai bisogni della comunità. Ma anche una «doppia» che mette a confronto «Giada e Cristina della cancelleria». In chiusura, tante foto dei principali eventi appena trascorsi e le schede delle otto associazioni e pro di quartiere con i loro contatti.

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