La storia

Una lunga scia di sangue da Monaco allo Stade de France

Parigi teme attacchi durante le Olimpiadi – Già in due occasioni, nel 1972 e nel 1996, i Giochi olimpici sono stati presi di mira – Le bombe di Boston
© AP
Dario Campione
17.04.2024 06:00

I grandi eventi sportivi, anche a motivo della gigantesca risonanza mediatica che li accompagna, sono stati più volte nel mirino dei terroristi.

5 e 6 settembre 1972

A Monaco di Baviera, un gruppo di terroristi palestinesi entrò nel villaggio olimpico e sequestrò alcuni atleti israeliani. L’intervento della polizia, che non disponeva di forze speciali, si risolse in un bagno di sangue. Alla fine, i morti furono 17 (11 atleti israeliani, 5 terroristi, 1 poliziotto tedesco).

27 luglio 1996

Ad Atlanta, ancora un attentato alle Olimpiadi, al Centennial Olympic Park: una persona rimase uccisa, altre 111 ferite. A compierlo, un estremista anti-abortista, Eric Rudolph, il quale fu arrestato nel maggio 2003.

8 gennaio 2010

A Cabinda, in Angola, la nazionale di calcio del Togo fu attaccata da colpi di mitragliatrice durante la Coppa d’Africa. Morirono l’autista del bus e due membri dello staff togolese: Abalo Amelete, allenatore in seconda, e Stanislas Ocloo, addetto stampa. Alcuni giocatori furono feriti, anche gravemente. Tra loro il portiere Kodjovi Obilale, che dovette per questo in seguito abbandonare la carriera professionistica.

15 aprile 2013

A Boston, durante la tradizionale maratona, due bombe furono piazzate a pochi metri dal traguardo: 3 i morti e 264 i feriti. A compiere l’attentato furono due fratelli di origine cecena: Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev.

13 novembre 2015

A Parigi, è ricordato come il giorno del Bataclan, il teatro in cui morirono 137 persone (compresi 7 attentatori) e altre 416 rimasero ferite. Ma la prima esplosione di quella tragica sera, alle 21.20, avvenne davanti a un ristorante vicino all’ingresso D dello Stade de France, dove era in corso l’amichevole Francia-Germania. La bomba causò due morti, tra cui l’attentatore, Ukashah Al-Iraqi. Dieci minuti dopo, alle 21.30, un secondo ordigno detonò davanti a un fast food vicino all’ingresso H, causando la morte del solo attentatore, Ali al-Iraqi. Alle 21.53 un’altra bomba esplose a fianco di un McDonald’s, a circa 400 metri dallo stadio, uccidendo l’attentatore, Bilal Hadfi, e ferendo 11 persone.

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