Una nuova rotta per il Ministero pubblico

Il Ministero pubblico ticinese si appresta ad avviare già dalle prossime settimane una serie di modifiche interne che accompagneranno l'entrata in funzione del nuovo Procuratore generale Andrea Pagani
Il nuovo procuratore generale Andrea Pagani
Red. Online
18.06.2018 17:12

LUGANO - Una riorganizzazione per segnare il nuovo corso del Ministero pubblico che, a partire dal primo gennaio, sarà guidato dal nuovo procuratore generale Andrea Pagani. Una serie di adeguamenti che, senza troppo distanziarsi dal solco sin qui tracciato, intendono adattare la rotta in base al contesto generale e alle nuove "correnti" nel mondo della criminalità, in particolare per quanto concerne i reati economico finanziari. "È con questo spirito che il Ministero pubblico ticinese si appresta ad avviare già dalle prossime settimane una serie di modifiche interne. 

La nuova organizzazione del Ministero pubblico è stata presentata nelle scorse ore in occasione di un Plenum che ha riunito i Procuratori pubblici a Palazzo di giustizia a Lugano. Un'occasione anche per salutare l'imminente partenza del Procuratore generale John Noseda, ma pure per delineare quelli che saranno i cambiamenti nei mesi a venire.

Più risorse per i reati economico-finanziariPunto di partenza di questo processo sarà il nuovo Ufficio del Procuratore generale (UPG), nel quale Andrea Pagani ha chiamato i due (nuovi) Procuratori generali sostituti Nicola Respini e Andrea Maria Balerna, i quali, conformemente alle istruzioni del Procuratore generale, dirigeranno e organizzeranno le due Sezioni che compongono il Ministero pubblico: la Sezione dei reati di polizia (competente per perseguire i reati comuni e quelli previsti dalla legislazione speciale federale e cantonale) nonché la Sezione dei reati economici e finanziari.

Rispetto al passato, l'UPG dedicherà maggiori risorse al monitoraggio del carico di lavoro delle Sezioni e dei singoli Procuratori pubblici. La distribuzione degli incarti potrà avvenire di conseguenza in base a criteri più flessibili rispetto al rigido concetto, sinora in vigore, del turno di picchetto. Rispetto all'attuale assetto, con 12 Procuratori pubblici chiamati a perseguire i reati di polizia e 8 impegnati sul fronte della criminalità economica, dal 1° luglio 2018 saranno 11 i Procuratori che si occuperanno dei primi e 9 dei secondi. Sarà modificato anche il numero degli specialisti dell'Equipe finanziaria del Ministero pubblico (EFIN), che passeranno da 4 a 5. Una modifica delle forze in campo voluta in primo luogo per far fronte a una situazione di crescente pressione: negli ultimi anni i procedimenti attribuiti alla sezione finanziaria hanno infatti registrato una progressione costante.

Sempre in un'ottica di adattamento al contesto generale e di ripartizione specifica dei compiti, verrà creata, in seno alla Sezione dei reati economici e finanziari, una sottosezione, nell'ambito della quale la Procuratrice pubblica capo Fiorenza Bergomi si occuperà, parallelamente all'attività ordinaria, dell'assistenza giudiziaria internazionale (le rogatorie provenienti dall'estero) e delle segnalazioni di sospetto riciclaggio di denaro che giungono dall'Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro. Il Procuratore pubblico capo Arturo Garzoni coordinerà invece l'andamento dell'antenna di Bellinzona del Ministero pubblico.