Migranti

Un'altra strage nel Mediterraneo: sopravvivono in 25, 60 corpi gettati in mare

I racconti drammatici di chi è stato raggiunto dalla Ocean Viking: «Sette giorni fa, siamo partiti in 75 da Zawiya, dopo tre giorni si è rotto il motore, non avevamo né cibo né acqua»
© Johanna de Tessières / SOS MEDITERRANEE
Red. Online
14.03.2024 21:00

Il team di Ocean Viking ha salvato 25 persone a bordo di un gommone avvistato con un binocolo mentre era alla deriva in area SAR libica (in acque internazionali). Lo ha fatto sapere, ieri, Sos Méditerranée. «È stato necessario predisporre un piano di soccorso medico per curare le persone soccorse, che si trovavano in uno stato di salute fisica e mentale estremamente vulnerabile. Secondo le prime testimonianze raccolte a bordo, l'imbarcazione era alla deriva da una settimana; si ritiene che molte persone siano morte e siano ora disperse. Tutte le persone soccorse sono attualmente in cura, ed è stata richiesta l'evacuazione medica d'emergenza per due persone prive di sensi e in condizioni critiche». Oggi, dalle testimonianze di quel salvataggio, sono emersi nuovi dettagli.

I sopravvissuti hanno raccontato di essere partiti a bordo del gommone da Zawiya, sulla costa libica nord-occidentale, una settimana prima del salvataggio. «Volevamo raggiungere Lampedusa». Tre giorni dopo, il motore si è rotto, lasciando l'imbarcazione alla deriva senza cibo né acqua. Almeno 60 persone sarebbero morte, tra cui molte donne e un bambino.

L'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) si è detta «profondamente turbata» dalle testimonianze. «È necessaria un'azione urgente per rafforzare il pattugliamento marittimo e prevenire ulteriori tragedie», ha scritto su X. «Il sistema di soccorso in mare è ancora ampiamente insufficiente» scrive il portavoce dell’OIM per il Mediterraneo, Flavio Di Giacomo

Quando sono arrivati i soccorsi, due persone sono state portate via d’urgenza dalla Guardia Costiera in elicottero, l'equipaggio non è riuscito a rianimarle.

Chi è sopravvissuto ha raccontato, tra le lacrime: «Eravamo in 75 e siamo stati alla deriva per sette giorni. Abbiamo visto volare aerei ed elicotteri sulle nostre teste, mentre noi andavamo alla deriva. Nessuno ci ha aiutati». Nei giorni scorsi Alarm phone aveva lanciato la segnalazione di un gommone con 75 persone a bordo che invocavano aiuto, ma non è ancora chiaro se si tratti della stessa imbarcazione.

Secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, almeno 8.565 persone sono morte lungo le rotte migratorie in tutto il mondo nel 2023, rendendolo l'anno peggiore del decennio. Il 2023 è l'anno con più morti da quando è stato istituito il Missing Migrants Project, un database ad accesso aperto sulle morti e le sparizioni dei migranti, dieci anni fa. Il totale dello scorso anno ha superato il record precedente raggiunto nel 2016, quando morirono 8.084 persone. La traversata del Mediterraneo continua ad essere la rotta più mortale per i migranti, con almeno 3.129 tra vittime e persone scomparse registrate lo scorso anno. 

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