Un'Area C contro il traffico di Milano

MILANO - Sempre più veicoli circolano sulle strade - solo in Ticino nel 2011 ne sono stati immatricolati 300.204, per una popolazione di circa 330 mila unità (vedi CdT 11 gennaio, pag. 8) - creando non pochi problemi di viabilità, oltre che di inquinamento dell?aria, specialmente nei centri urbani. Per tentare di contrastare questo fenomeno molte città, tra queste Milano, hanno adottato il «road pricing», ovvero un pedaggio per i mezzi che entrano e circolano in centro. Fino al 31 dicembre scorso nel capoluogo lombardo è rimasto in vigore Ecopass, il ticket basato sulle classi inquinanti dei veicoli introdotto nel 2008 da Letizia Moratti. Ma da lunedì 16 gennaio si cambia sistema: largo dunque ad Area C, il provvedimento antitraffico (molto contestato) elaborato dalla nuova Amministrazione comunale che riguarderà la Cerchia dei Bastioni, i poco più di 8 chilometri quadrati del centro. L?ufficio stampa dell?attuale sindaco, Giuliano Pisapia, ci ha spiegato le nuove regole di circolazione che interessano pure i veicoli con targhe straniere (dunque anche i nostri).
Nell'approfondimento di oggi il discorso si amplia poi al Ticino. Il portavoce del TCS, Renato Gazzola, ha chiarito la posizione del TCS di fronte a iniziative come quella milanese. Infine Michele Arnaboldi, architetto locarnese e professore dell?Accademia di architettura di Mendrisio, ci ha parlato del suo progetto Public space in the «Città-Ticino» of Tomorrow che indaga le possibilità di miglioramento qualitativo della «Città-Ticino» attraverso gli strumenti del progetto urbano e del progetto territoriale.