Svizzera

UNIA chiede misure contro il razzismo sul posto di lavoro

«Né il Codice delle obbligazioni, né la legge sul lavoro o il Codice civile definiscono chiaramente la discriminazione»
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Ats
06.05.2023 16:56

La Conferenza sulla migrazione di UNIA chiede misure contro il razzismo sul posto di lavoro. In occasione del 30. anniversario dell'introduzione della norma penale contro il razzismo, ha adottato oggi a Berna una risoluzione in tal senso.

In una nota, il sindacato sottolinea come il razzismo sia ancora un problema sul posto di lavoro e le disposizioni legali non siano sufficienti.

«Il problema principale è che lo spazio privato, compreso il luogo di lavoro, è escluso dalla norma penale antirazzismo», osserva UNIA. «Inoltre, né il Codice delle obbligazioni, né la legge sul lavoro o il Codice civile definiscono chiaramente la discriminazione».

I dipendenti non hanno quindi le armi legali per difendersi, anche se il luogo di lavoro è quello in cui la discriminazione è più diffusa, scrive UNIA, chiedendo norme penali e amministrative più severe, un migliore accesso alla giustizia, con l'inversione dell'onere della prova, procedure di candidatura anonime e campagne di prevenzione e sensibilizzazione.