Un'indennità per i frontalieri

La SECO vuole estendere anche ai lavoratori provenienti da oltreconfine il diritto al cosiddetto "guadagno intermedio" - L'OCST: "Un fulmine a ciel sereno"
Red. Online
25.05.2018 18:51

BELLINZONA - "Un vero e proprio fulmine a ciel sereno scuote il mondo dei frontalieri e l'intero mercato del lavoro ticinese" così il sindacato OCST commenta oggi la decisione della Segreteria di Stato dell'Economia (SECO) di voler estendere anche ai lavoratori provenienti da oltreconfine il diritto al cosiddetto "guadagno intermedio", ovvero una delle principali prestazioni garantite ai lavoratori residenti in Svizzera dalla Legge sull'Assicurazione Disoccupazione (LADI).

In sintesi i lavoratori frontalieri che subiranno una riduzione della percentuale di lavoro presso la stessa azienda avranno diritto ad un'indennità (con il computo del "guadagno intermedio" appunto) che andrà a colmare in parte il salario perduto.

Per averne diritto il lavoratore frontaliere dovrà ricevere dall'azienda un regolare preavviso di disdetta per la modifica del grado d'occupazione; non sarà invece possibile ridurre l'attività con effetto immediato, ma si dovrà appunto rispettare il periodo di preavviso sancito dal Codice delle Obbligazioni o dai Contratti Collettivi di Lavoro di categoria. Durante il preavviso il frontaliere dovrà effettuare le ricerche di lavoro in Svizzera per poter dimostrare alle autorità che si sta prodigando per trovare una nuova occupazione secondo un livello salariale consono a quanto percepito in precedenza.

Inoltre il lavoratore dovrà annunciarsi all'Ufficio Regionale di Collocamento (URC) per l'iscrizione ed il controllo delle ricerche di lavoro effettuate. Il lavoratore dovrà anche annunciarsi presso la cassa disoccupazione per ricevere le prestazioni, ossia le indennità di disoccupazione parziale.

"Si tratta appunto di una novità assoluta che verrà senz'altro apprezzata dai frontalieri, anche se bisognerà evitare abusi in chiave speculativa da parte delle aziende", fa sapere l'OCST.