Svizzera

Uri vuole sviluppare ulteriormente le lezioni di italiano a scuola

Nel canton Uri, i bambini imparano l'inglese dal terzo anno e l'italiano è una materia obbligatoria a scelta dal quinto e sesto anno delle elementari, ciò significa che possono scegliere tra due lezioni settimanali aggiuntive di italiano oppure di tedesco e matematica
© CdT/ Chiara Zocchetti
Ats
15.11.2023 17:07

Il Gran Consiglio urano ha discusso durante la sessione di novembre dell'insegnamento dell'italiano nelle scuole. Il Governo e il Parlamento si sono detti d'accordo che la lingua italiana debba continuare a essere insegnata come secondo idioma nazionale.

Con un'interpellanza, il gran consigliere dell'UDC Martin Huser ha espresso la sua preoccupazione riguardo all'insegnamento dell'italiano: tra le altre cose, perché la lingua è ora insegnata solo come materia obbligatoria a scelta per i bambini che non hanno «difficoltà significative» nelle materie principali, quali matematica e tedesco.

Nel canton Uri, i bambini imparano l'inglese dal terzo anno e l'italiano è una materia obbligatoria a scelta dal quinto e sesto anno delle elementari. Ciò significa che possono scegliere tra due lezioni settimanali aggiuntive di italiano oppure di tedesco e matematica. Nella scuola media, l'italiano è invece una materia opzionale in aggiunta alle altre lezioni settimanali.

Dal 2011, il 28% degli alunni del 5° anno e il 23% del 6° hanno scelto l'italiano, ha dichiarato il Governo cantonale nella sua risposta. A partire dal 1° anno delle medie si sono iscritti tra i 6 e i 21 alunni. Le iscrizioni diminuiscono ancora nelle classi di seconda e terza media, a causa del carico di lavoro aggiuntivo.

La questione riguardo alla possibilità di introdurre una materia a scelta obbligatoria anche nella scuola media viene affrontata dal progetto «Ulteriore sviluppo dell'insegnamento dell'italiano nel Cantone di Uri», deciso dal Consiglio scolastico («Erziehungsrat») nell'ottobre 2022.

Nella sessione di novembre, Martin Huser ha espresso la sua soddisfazione per la risposta del Consiglio di Stato. Tuttavia, ha sottolineato la sua preoccupazione per il fatto che, a differenza del passato, non è più possibile per gli insegnanti che frequentano l'Alta scuola pedagogica di Svitto («PH Schwyz») ottenere l'abilitazione all'insegnamento dell'italiano durante il bachelor.

Il rischio che il Cantone possa rimanere senza insegnanti di italiano è stato considerato «basso» dal Consigliere di Stato Beat Jörg (Alleanza del Centro). Quest'ultimo ha, tuttavia, affermato che si stanno compiendo maggiori sforzi per garantire che gli insegnanti interessati possano ottenere qualifiche individuali per impartire la lingua di Dante.