Urne chiuse

Urne chiuse in tutta la Svizzera. La popolazione elvetica era chiamata ad eleggere il Consiglio degli Stati e il Consiglio nazionale, cioè le due Camere del Parlamento svizzero.
I primi risultati sono attesi nel pomeriggio, ma bisognerà aspettare la tarda sera per sapere il volto della futura Camera del popolo. Su 200 membri, 29 hanno deciso di non ripresentarsi.
La forma precisa della Camera dei Cantoni sarà invece nota solo a fine novembre, quando avranno avuto luogo tutti i ballottaggi. Sette «senatori» e una «senatrice» non si ripresentano, su un totale di 46.
Saranno 5.924 i candidati e le candidate in corsa per un seggio al Nazionale, ovvero il 27% in più rispetto a quattro anni fa. Le donne rappresentano il 41%, un record. L'età media, secondo i dati dell'Ufficio federale di statistica (UST), è la più alta dal 1991.
A pochi minuti dalla chiusura delle urne per le elezioni federali, è difficile dire quale sia l'affluenza. In ogni caso, un sondaggio condotto recentemente da Keystone-ATS tra i vari cantoni ha mostrato un certo assenteismo.
I primi dati sul voto per corrispondenza nelle principali città non rivelano alcuna tendenza chiara. Il voto anticipato è stabile o addirittura in lieve calo nella Svizzera tedesca. È in aumento invece a Ginevra e Losanna.
A Zurigo, la città più grande della Svizzera, il 28,9% degli elettori aveva già restituito martedì la busta elettorale, un dato in linea con la media del 2019 e del 2015. Nella città di Berna, il 24,2% degli elettori aveva già votato: quattro anni fa, l'affluenza provvisoria era stata del 25,1%.
Nel 2019, l'affluenza era stata del 45,1%, in calo di 3,4 punti percentuali rispetto al 2015.