Coronavirus

Vaccinazione: richiamo raccomandato da subito agli over 80

Secondo l’attuale valutazione, per l’autunno 2022 la raccomandazione sarà estesa a tutti gli adulti, ma rivolta principalmente agli over 65, alle persone a rischio e al personale sanitario
© CdT/ Chiara Zocchetti
Red. Online
05.07.2022 13:39

«Da maggio rileviamo in Svizzera un aumento delle infezioni da COVID-19. Ma la situazione è stabile e poco preoccupante. Anche la situazione negli ospedali: non si registra un aumento di preoccupazione nelle unità di terapia intensiva. Ma resteremo vigili nelle prossime settimane e mesi». Sono le parole con cui Céline Gardiol, dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha aperto la conferenza stampa da Berna. Nel mese di giugno siamo tornati alla «situazione normale». Ed è il mese in cui la tendenza legata al coronavirus si è invertita: se finora il numero di casi segnalati in Svizzera era sempre stato in diminuzione, nello scorso mese è tornato a salire: infezioni, test, ricoveri e decessi sono aumentati, a causa delle sottovarianti di Omicron BA.4 e BA.5. Il tasso di positività è attualmente del 50%. Ma «la popolazione è attualmente protetta, grazie al vaccino, da un decorso severo della malattia».

Secondo Rudolf Hauri, presidente dell’associazione dei medici cantonali, i sintomi della malattia sono in aumento, ma i decorsi gravi restano rari attualmente. «L'atmosfera di allarme, oggi, non è appropriata». Ma «la pandemia non è finita. Chiunque abbia sintomi non dovrebbe andare al lavoro (o perlomeno non senza misure di protezione). In determinate situazioni è comunque consigliato indossare la mascherina. Ma non siamo più in una fase in cui è necessario prevenire un'ondata. Non c'è motivo di prendere ulteriori misure».

Richiamo da subito per gli over 80

Finora l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e la Commissione federale per le vaccinazioni (CFV) raccomandavano un’ulteriore vaccinazione di richiamo solo alle persone immunodepresse.  Alla luce della diffusione della variante Omicron BA.5 e del crescente numero di nuove infezioni, la raccomandazione è estesa da oggi anche alle persone di età superiore agli 80 anni allo scopo di aumentare la loro protezione vaccinale dai decorsi gravi durante i mesi estivi. A causa della loro età, queste persone corrono il rischio maggiore di ammalarsi gravemente di COVID-19. Inoltre, dopo la vaccinazione, la protezione da un decorso grave e dall’ospedalizzazione si attenua più rapidamente in questa fascia di età. «Nei gruppi a rischio, la protezione contro i decorsi gravi è a breve termine, con una durata di circa tre mesi. La vaccinazione di richiamo deve quindi essere effettuata quando nella popolazione circola un'elevata carica virale».

Questa raccomandazione è indipendente dalla raccomandazione di vaccinazione per l’autunno 2022. È probabile che gli ultraottantenni che si fanno vaccinare ora («quarta dose») necessiteranno di un’ulteriore vaccinazione di richiamo (la «quinta») verso fine anno.  

«Aspettiamo l'autunno e i vaccini adattati»

Per tutti gli altri gruppi di persone già completamente immunizzati (tre dosi di vaccino o due dosi di vaccino e guarigione), l’UFSP e la CFV continuano a raccomandare di aspettare l’autunno per un’ulteriore vaccinazione di richiamo poiché, secondo l’attuale stato delle conoscenze, sono ancora sufficientemente protetti da un decorso grave di COVID-19. Con le varianti del virus attualmente in circolazione, un’ulteriore vaccinazione protegge solo limitatamente dall’infezione o da decorsi lievi. Potrebbe tra l’altro convenire attendere i vaccini adattati, probabilmente disponibili nell’autunno 2022. La vaccinazione di richiamo, attualmente, è di conseguenza gratuita per le persone con più di 80 anni. Per le persone al di sotto di questa età che la desiderano (p. es. per viaggiare o per un’esigenza di protezione individuale) è invece a pagamento. 

«Oltre il 97% degli svizzeri adulti ha ora gli anticorpi contro la COVID-19», ha aggiunto Christoph Berger, presidente della Commissione federale delle vaccinazioni (CFV).

In autunno over 65, persone a rischio e personale sanitario

Nell’autunno 2022 ci si attende nuovamente un aumento stagionale del numero di casi di COVID-19. Sino ad allora diminuirà inoltre l’immunizzazione generale della popolazione e quindi anche la protezione dai decorsi gravi. Secondo la valutazione attuale, nell’autunno 2022 l’UFSP e la CFV raccomanderanno un’ulteriore vaccinazione di richiamo a tutte le persone a partire dai 16 anni. La raccomandazione di vaccinazione si rivolge in via prioritaria alle persone particolarmente a rischio, ovvero alle persone di età superiore ai 65 anni e a quelle con elevato rischio individuale per la salute, comportato per esempio da una specifica patologia preesistente o da una gravidanza. In autunno la vaccinazione di richiamo è vivamente raccomandata anche al personale sanitario e a coloro che assistono persone particolarmente a rischio a titolo privato, allo scopo tra l’altro di impedire per quanto possibile le assenze dovute a malattia o lacune nell’assistenza.

Per gli over 16 decisione personale

Per tutte le persone tra i 16 e i 64 anni senza fattori di rischio, la probabilità di ammalarsi gravemente il prossimo autunno è bassa. A queste persone si raccomanda una vaccinazione di richiamo nell’autunno 2022 se desiderano ridurre il rischio di infezione o di un decorso grave (raro) per motivi privati e/o professionali (p. es. se sono impiegate in organizzazioni o aziende con compiti infrastrutturali essenziali). Allo stato attuale, ai bambini e agli adolescenti tra i 5 e i 15 anni non si raccomanda una vaccinazione di richiamo nell’autunno 2022, dato che per i bambini vaccinati il rischio di un decorso grave di COVID-19 è molto basso.

«Se dovesse emergere un'altra variante, la strategia dovrebbe venire modificata», ha aggiungo Berger. 

Il «quando» è ancora da definire

Attualmente non è ancora possibile definire il momento esatto a partire dal quale dovrà essere somministrata la vaccinazione di richiamo nell’autunno 2022. Tale aspetto, così come le raccomandazioni di vaccinazione dettagliate per l’autunno 2022, sono influenzati da più fattori al momento ancora ignoti, tra cui in particolare l’evoluzione epidemiologica e la disponibilità ed efficacia di un vaccino adattato o diverso. La raccomandazione definitiva per la vaccinazione di richiamo nell’autunno 2022 sarà di conseguenza pubblicata solo in un secondo momento. In caso di una raccomandazione su vasta scala, la vaccinazione di richiamo nell’autunno 2022 sarà gratuita per la popolazione. I costi per i vaccini, la somministrazione e il materiale necessario saranno assunti da Confederazione, Cantoni e dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS). L’attuazione delle vaccinazioni anti-COVID-19 è di competenza dei Cantoni.

Scorte sufficienti e vaccini adattati

Sono disponibili sufficienti dosi di vaccino. La Confederazione prevede che nell’autunno 2022, oltre ai vaccini utilizzati finora, saranno disponibili vaccini adattati. Tuttavia, al momento non è chiaro se il vaccino adattato e bivalente sarà impiegato già all’inizio della campagna vaccinale. Di principio la Svizzera – a condizione che sia stata concessa l’omologazione da parte di Swissmedic – dispone sempre della variante di vaccino più nuova dei diversi fabbricanti.

Per Philippe Girard, di Swissmedic, il vaccino adattato - che attualmente ha la priorità - dovrà «dimostrare di essere impeccabile, ben tollerato e più efficace contro Omicron rispetto ai suoi predecessori».

Approvvigionamento per il 2023

Le forniture delle dosi di vaccino alla Svizzera avverranno in modo scaglionato nel 2022 e nel 2023. Le negoziazioni con i fabbricanti per l’approvvigionamento di vaccini anti-COVID-19 per il 2023 si sono concluse positivamente dopo il dibattito parlamentare. Saranno acquistate 3,5 milioni di dosi di Comirnaty (Pfizer/BioNTech) e altrettante di Spikevax (Moderna).

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