Vaticano: nuove norme per preti sposati

I sacerdoti cattolici di rito orientale potranno operare al di fuori dei loro territori tradizionali
Ats
15.11.2014 15:52

CITTA' DEL VATICANO - I sacerdoti cattolici di rito orientale, che possono sposarsi, potranno operare anche al di fuori dei loro territori tradizionali (metropolie, eparchie, esarcati). È in sintesi quanto stabilito dalle nuove disposizioni della Congregazione per le Chiese Orientali, guidata dal cardinale Leonardo Sandri. Nelle circoscrizioni tradizionali, dove ci sono i cattolici di rito orientale, saranno i "gerarchi orientali" - si legge sul blog "Settimo ciel"' di Sandro Magister che anticipa la notizia - a dare la facoltà al cosiddetto "clero uxorato" di operare al di fuori del loro territorio. Gli ordinariati per i fedeli cattolici di rito orientale dovranno invece informare la Congregazione del Vaticano. Maggiori limitazioni rispetto all'ammissione di preti sposati restano in quelle amministrazioni dove i cattolici di rito orientale non hanno una propria struttura ma sono affidate ai vescovi di rito latino. È per esempio il caso dell'Italia dove la facoltà di ammettere sacerdoti sposati "continuerà ad essere riservata alla Congregazione per le Chiese Orientali, che la eserciterà in casi concreti ed eccezionali dopo aver sentito il parere delle rispettive conferenze episcopali".

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