Verso due aliquote per l'IVA

BERNA - L'IVA dovrebbe contemplare solo due aliquote anziché tre. Incalzato dal Parlamento ad abbandonare l'idea di un tasso unico, il Consiglio federale ha proposto oggi due varianti. In entrambi i casi, il tasso normale sarà fissato all'8% mentre quello ridotto sarà invece del 2,8% o del 3,8%. Questo nuovo modello sostituirà il regime attuale a tre aliquote (8%, 3,8% e 2,5%).Contrariamente a quanto auspicato inizialmente dal governo, la salute, la formazione, la cultura, le prestazioni e manifestazioni sportive, nonché le istituzioni caritatevoli resteranno escluse dall'imposta. Scomparirebbe l'aliquota speciale applicata al settore alberghiero che sarebbe sottoposto a un tasso ridotto.Nella variante al 2,8%, questo tasso colpirebbe, oltre alle prestazioni di alloggio, l'acqua potabile e i generi alimentari (nella ristorazione e al di fuori). Sono esclusi il tabacco e l'alcool.Con la variante al 3,8% verrebbero colpiti anche numerosi prodotti vegetali. In entrambi i casi, molti beni (medicinali, libri) continuerebbero a sfuggire al tasso massimo, ciò che non sarebbe il caso con l'opzione al 2,8%.
Contrastanti le reazioni di Economiesuisse e GastroSuisse: per la Federazione delle imprese svizzere la proposta a due tassi «non migliora significativamente la situazione». Al contrario, ci saranno «costi elevati e nuove distorsioni». Economiesuisse respinge così categoricamente il progetto, che costerebbe a suo avviso 800 milioni di franchi. Ogni anno le imprese dovrebbero sacrificare risorse per venire a capo della «imponente burocrazia», quando è dal 2005 che vengono promessi sgravi consistenti. Inoltre per i consumatori, il tasso di imposizione applicato sulle derrate aumenterebbe (3,8% rispetto al 2,5% attuale). Il progetto «non aumenta certamente il potere d'acquisto delle economie domestiche», commenta Economiesuisse.
Secondo GastroSuisse il progetto di revisione dell'IVA è invece un «passo importante». «Siamo contenti - ha commentato Bernhard Kuster, direttore di GastroSuisse -; la proposta del modello basato su due aliquote è la conferma della forte volontà politica di ottenere maggiore equità in materia di IVA e di porre fine alla discriminazione della ristorazione.»Fin da quando è stata introdotta l'IVA in Svizzera, la ristorazione è tassata con un'aliquota tre volte superiore a quella della concorrenza nel settore del take-away. Per questo motivo, nel 2010, GastroSuisse ha lanciato un'iniziativa popolare federale, che ha lo scopo di rimediare a tale ingiustizia nella tassazione.