Servizio militare

Verso il raggruppamento di protezione e servizio civile?

Lo suggerisce la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale, preoccupata per le lacune di effettivi nella protezione civile
© CdT/Gabriele Putzu
Ats
01.11.2022 21:37

I problemi di effettivi della protezione civile sono preoccupanti, tanto da rendere necessario un intervento urgente. Lo pensa la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N), che suggerisce un raggruppamento con il servizio civile in una sola unità organizzativa presso il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).

La commissione, riferiscono in una nota odierna i servizi parlamentari, domanda quindi alla propria Camera di incaricare il Consiglio federale di adottare le necessarie disposizioni affinché ciò avvenga. La relativa mozione è stata adottata per 12 voti contro 8 (3 astensioni).

Le lacune a livello di effettivi inquietano la maggioranza della CPS-N anche perché, viene spiegato nel comunicato, minacce come le catastrofi climatiche, le pandemie, i ciberattacchi e le interruzioni di corrente si verificheranno in modo sempre più frequente e intenso. Per questi motivi, le esigenze della protezione della popolazione aumenteranno ulteriormente.

La maggioranza sottolinea che il governo, nella seconda parte del suo rapporto sull'apporto di personale in seno all'esercito e alla protezione civile, ha deciso di continuare ad esaminare la possibilità di raggruppare le due organizzazioni per risolvere il problema. Tuttavia, a differenza dell'esecutivo, la CPS-N non vuole che tali chiarimenti durino altri due anni e vuole che si agisca subito. Le risorse alla voce organico del servizio civile sono invece considerate sufficienti.

La minoranza preferisce per contro il calendario proposto dal Consiglio federale e mette in guardia da decisioni avventate. Unire il servizio e la protezione civile sarebbe un'operazione complessa che avrebbe un impatto notevole sui Cantoni, fa notare, aggiungendo che bisogna valutare le questioni di fattibilità, costi e parità di trattamento. Ritiene poi che si debba lasciare al governo la libertà di decidere in quale dipartimento istituire l'eventuale nuova organizzazione.

Cambiando argomento, non ha suscitato discussioni l'obbligatorietà per le donne di partecipare alla giornata informativa dell'esercito: in questo modo si potrebbe contribuire a motivare un maggior numero di ragazze al servizio militare volontario, scrive la commissione.

La CPS-N chiede anche alla sua Camera di prendere atto, come già fatto dagli Stati in settembre, dei due rapporti sull'apporto di personale in seno all'esercito e alla protezione civile. Questi, così come la mozione della commissione, saranno discussi dal Nazionale durante la sessione primaverile.