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Via libera di Scholz all'invio dei Leopard a Kiev

Il cancelliere tedesco ha annunciato l'invio di 14 tank all'Ucraina – Der Spiegel: «Saranno 80 i Leopard che Kiev riceverà dai paesi UE» – Per l'ambasciatore in USA «gli americani stanno alzando l''asticella dell'assistenza militare al loro governo fantoccio» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Via libera di Scholz all'invio dei Leopard a Kiev
Red. Online
25.01.2023 06:30
21:43
21:43
Zelensky chiede all'Occidente caccia e missili lungo raggio

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede agli alleati occidentali missili a lungo raggio e aerei da combattimento per la guerra in Ucraina, dopo l'ok di Washington e Berlino all'invio di carri armati a Kiev.

«Ho parlato oggi con il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg. Dobbiamo aprire la fornitura di missili a lungo raggio all'Ucraina, è importante: dobbiamo anche espandere la nostra cooperazione nell'artiglieria» e rendere possibile «la fornitura di aerei per l'Ucraina», ha affermato Zelensky nel suo discorso quotidiano riportato da Ukrinform.

18:49
18:49
La Norvegia invierà carri armati Leopard 2 in Ucraina

La Norvegia invierà carri armati Leopard 2 in Ucraina. Ad annunciarlo è stato oggi il suo ministro della Difesa.

«La Norvegia e il governo sostengono la consegna di carri armati all'Ucraina. La Norvegia parteciperà», ha precisato il ministro Bjorn Arild Gram in un'intervista alla televisione di stato Nrk. Sarà la variante del carro armato Leopard 2 di fabbricazione tedesca in servizio presso l'esercito norvegese, ha aggiunto il ministro, senza però fornire il numero di carri armati interessati.

18:27
18:27
«Scholz non mi ha costretto a cambiare idea sui tank»

«La Germania non mi ha costretto a cambiare idea». Lo ha detto Joe Biden rispondendo a chi gli chiedeva come mai avesse deciso ora l'invio di tank all'Ucraina.

L'addestramento della forze di Kiev sui carri armati Abrams «inizierà presto», ha aggiunto Biden, precisando che sono tank molto complessi e «ci vorrà tempo».

18:14
18:14
La Russia esclusa dalla cerimonia per la liberazione di Auschwitz

I rappresentanti russi non sono stati invitati alle commemorazioni del 78esimo anniversario della liberazione da parte dell'Armata Rossa del campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, in seguito all'aggressione russa contro l'Ucraina. Lo ha annunciato oggi il sito museale.

«Data l'aggressione contro l'Ucraina libera e indipendente, i rappresentanti della Federazione Russa non sono stati invitati a partecipare alla commemorazione di quest'anno dell'anniversario della liberazione di Auschwitz» che avrà luogo questo venerdì, ha detto all'Afp Piotr Sawicki, portavoce del museo.

18:05
18:05
Gli USA invieranno all'Ucraina 31 tank Abrams M1

Gli Stati Uniti invieranno all'Ucraina 31 tank Abrams M1, in un accordo dal valore di 400 milioni. I tank saranno costruiti da General Dynamics Corp e finanziati dal programma Ukraine Security Assistance Initiative.

17:29
17:29
Zelensky: numeri e tempi consegna dei tank sono cruciali

«Vorrei ringraziare la Germania, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti per aver preso la decisione» di inviare i loro carri armati in Ucraina, «ma parlando francamente, il numero di carri armati e il tempo di consegna all'Ucraina sono cruciali». A dirlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista a Sky News che sarà trasmessa domani.

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha dichiarato che i carri armati Leopard 2 dalla Germania potrebbero essere consegnati all'Ucraina in circa tre mesi.

16:12
16:12
L'UNESCO iscrive il centro storico di Odessa nel patrimonio mondiale

Il centro storico della città portuale di Odessa, in Ucraina, sul mar Nero, è stato iscritto oggi nella lista del patrimonio mondiale in pericolo dell'Unesco, nonostante l'opposizione della Russia.

Nel corso di una sessione straordinaria del Comitato del patrimonio mondiale a Parigi, 6 paesi su 21 hanno votato a favore dell'iscrizione di Odessa, 14 si sono astenuti e la Russia ha votato contro la città «perla del Mar Nero», nota per la Scalinata Potemkin.

14:55
14:55
«Il Cremlino si trova nel raggio d'azione dei mezzi militari ucraini»

L'intelligence della Difesa ucraina ha confermato che il Cremlino si trova nel raggio d'azione dei mezzi militari ucraini: per questo motivo Mosca ha iniziato a schierare sistemi di difesa aerea. Lo riporta Unian.

Queste informazioni sono state condivise dal vice capo dell'intelligence della Difesa ucraina Vadym Skibitskyi in tv. Per la prima volta, ha confermato indirettamente che l'Ucraina ha effettuato attacchi in territorio russo.

I sistemi di difesa aerea a Mosca sono stati installati dopo l'attacco all'aeroporto militare russo di Engels "e questo suggerisce che se arriviamo a Engels, arriveremo al Cremlino", ha detto.

14:31
14:31
Zelensky «sinceramente grato» a Scholz per i tank

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto «sinceramente grato» per la decisione presa dal cancelliere tedesco Olaf Scholz sull'invio di «carri armati tedeschi in Ucraina», ma anche per «l'ulteriore ampliamento del sostegno alla difesa e per le missioni di addestramento», oltre al «via libera ai partner per la fornitura di armi simili».

Zelensky aggiunge - su Twitter - di avere saputo «di queste decisioni importanti e tempestive in una telefonata con Scholz».

14:29
14:29
«Saranno 80 i Leopard che Kiev riceverà dai paesi UE»

Gli alleati europei stanno discutendo il trasferimento congiunto di un totale di 80 carri armati Leopard 2 in Ucraina per formare due battaglioni di 40 veicoli. Lo riferisce il settimanale tedesco Der Spiegel con riferimento alle sue fonti.

Nell'ultimo vertice alla base aerea statunitense di Ramstein, in Germania, dodici paesi hanno accettato, riferisce il giornale, di fornire carri armati all'Ucraina a condizione che la Germania fosse d'accordo.

13:24
13:24
«Inevitabile un'escalation della guerra in Russia»

«Confermo ufficialmente che un'escalation della guerra all'interno della Russia è inevitabile. E saranno effettuati attacchi diversi contro obiettivi diversi. Perché, da chi e per quale scopo è un'altra questione, e non ne possiamo discutere oggi. Mancano le informazioni sufficienti», ha dichiarato Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista al blogger Michael Nucky, citata dall'agenzia di stampa Ukrainian Independent Information Agency (Unian).

Podolyak ha sottolineato che le forze armate ucraine non stanno attaccando la Russia, ma che i russi, anche nelle grandi città, potranno «sentire la guerra».

«La logica della guerra e l'escalation all'interno della Russia saranno inevitabili. Città degradate e pigre come Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg, che pensano di vivere in una realtà diversa, vedranno questo», ha spiegato il funzionario. E ha sottolineato che l'imminente escalation in Russia è un problema interno del paese aggressore, che sorgerà a causa «dell'infantilismo della leadership del Cremlino».

Cremlino: siamo nel giusto

Le dichiarazioni di Podolyak su possibili attacchi contro città russe è «una conferma della correttezza» della decisione di Mosca di avviare l'operazione militare in Ucraina «per proteggerci da questo pericolo». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. Il portavoce ha ricordato il coinvolgimento di Kiev «nell'organizzazione di attacchi terroristici» in Russia, come l'uccisione nell'agosto scorso vicino a Mosca di Darya Dugina (figlia del filosofo e politologo ultranazionalista russo Alexander Dugin, considerato tra i principali ispiratori della politica del presidente russo Vladimir Putin), fatta saltare in aria con la sua auto.

12:03
12:03
Via libera di Scholz all'invio di 14 Leopard a Kiev

(Aggiornato alle 13.09)

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato oggi al suo gabinetto l'invio di quattordici Leopard 2A6 all'Ucraina. È quanto si legge in una nota diramata dal portavoce Steffen Hebestreit. La notizia era stata anticipata ieri dal settimanale tedesco Der Spiegel.

La Germania autorizzerà inoltre velocemente i partner che vogliono consegnare i proprio tank Leopard all'Ucraina.

«Questa decisione segue la nostra linea nota, che è quella di sostenere le forze ucraine. Agiamo in modo strettamente coordinato e concordato a livello internazionale», dice Scholz, citato nel comunicato della cancelleria.

«L'obiettivo è quello di mettere rapidamente insieme due battaglioni di panzer Leopard 2 per l'Ucraina. A questo scopo la Germania fornirà in prima battuta una compagnia di quattordici Leopard 2A6 , che vengono dalla Bundeswehr», continua il comunicato. «Altri partner europei consegneranno Panzer di tipo Leopard 2 a loro volta».

«L'addestramento delle forze ucraine dovrebbe iniziare rapidamente in Germania. Al pacchetto appartengono oltre all'addestramento, anche logistica, munizione e manutenzione dei sistemi», si legge inoltre nel comunicato.

11:32
11:32
«Soledar è stata presa dai russi»

L'esercito ucraino ha ammesso che Soledar, nel Donetsk, è stata presa dai russi. Lo ha detto il portavoce delle forze armate due settimane dopo l'annuncio della conquista da parte dei russi.

«Dopo mesi di duri combattimenti, le forze armate ucraine hanno lasciato la città per »ritirarsi sulle posizioni preparate«, ha dichiarato all'agenzia di stampa France-Presse (Afp) il portavoce militare della zona orientale Sergei Cherevaty, che però si è rifiutato di dire quando è avvenuta la ritirata.

11:09
11:09
Kiev: «Ora servono caccia e navi da guerra»

«Adesso abbiamo bisogno anche di (aerei da combattimento) F16, F35, Eurofighter, Tornados e navi da guerra». È quello che ha affermato il viceministro degli esteri ucraino, Andrij Melnyk, in un'intervista all'emittente televisiva tedesca N-tv.

L'ex ambasciatore a Berlino, protagonista di forti scontri con il governo di Olaf Scholz da febbraio 2022 in poi, ha lodato la decisione del cancelliere di inviare i super panzer Leopard, d'intesa con gli americani che metteranno a disposizione gli Abrams, ma è anche subito tornato nell'attacco, con una lista di nuove richieste per sostenere gli ucraini contro l'aggressione russa.

Intanto, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia di stampa non governativa russa Interfax, ha affermato che i carri armati statunitensi Abrams in Ucraina «bruceranno nello stesso modo degli altri».

«Sono convinto che molti specialisti comprendano l'assurdità» di inviare i carri armati in Ucraina, ha detto Peskov. «Sotto l'aspetto tecnologico - ha aggiunto il portavoce - questo è un piano abbastanza fallimentare, e soprattutto una chiara sopravvalutazione del potenziale che andrà ad aggiungersi alle forze armate ucraine».

«Tutto questo - ha affermato ancora Peskov - ricadrà prima di tutto sulle spalle di quelli che in Europa pagano le tasse mentre gli americani, come sempre, come minimo non subiranno perdite, ma molto probabilmente ne trarranno profitto».

09:57
09:57
«Gli USA invieranno 30 carri armati Abrams a Kiev»

Gli Stati Uniti stanno finalizzando i piani per inviare una trentina di carri armati Abrams in Ucraina: lo hanno detto all'emittente televisiva CNN due funzionari statunitensi che hanno familiarità con la decisione.

L'annuncio dell'amministrazione del presidente Joe Biden di inviare i carri armati di fabbricazione statunitense potrebbe arrivare già questa settimana, ha riferito ieri sempre la CNN.

I tempi della consegna effettiva non sono ancora chiari e normalmente ci vogliono diversi mesi per addestrare le truppe a utilizzare i carri armati in modo efficace, hanno detto i funzionari.

09:56
09:56
«Madrid può unirsi all'invio europeo di Leopard»

La Spagna sta preparando la propria adesione al piano internazionale per inviare carri armati Leopard in Ucraina: lo riporta il quotidiano madrileno El País, secondo cui Madrid sarebbe pronta ad allinearsi a questa decisione quando la Germania scioglierà le proprie riserve al riguardo.

Attualmente, il governo sta valutando nei dettagli come contribuire (alcuni Paesi dovrebbero mandare direttamente i Leopard, altri dovrebbero finanziarne l'invio), aggiunge il giornale.

Secondo la radio privata spagnola Cadena Ser, novità in merito potrebbero arrivare da una riunione in programma oggi tra la ministra della difesa, Margarita Robles, ed i capi dello Stato maggiore. «Manterremo l'unità e ci coordineremo con il resto degli alleati e, soprattutto, con l'Europa», ha detto ieri il premier Pedro Sánchez in parlamento.

06:30
06:30
Il punto alle 06.00

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha difeso quelle che ha definito decisioni «necessarie» per avere «uno Stato forte» dopo che una serie di vice ministri, alti funzionari e governatori si sono dimessi o sono stati rimossi dai loro incarichi a seguito di casi di corruzione. «È giusto, è necessario per la nostra protezione e aiuta il nostro riavvicinamento alle istituzioni europee», ha sottolineato ieri nel suo videomessaggio quotidiano, riporta Ukrinform. «Tutti i problemi interni che impediscono allo Stato di rafforzarsi - ha aggiunto - si stanno risolvendo e lo saranno ancora di più» in futuro.

«Per quanto riguarda i carri armati moderni di cui abbiamo bisogno, le discussioni devono concludersi con delle decisioni», ha aggiunto riferendosi alle discussioni in corso sulla consegna di tank occidentali all'Ucraina. «Gli alleati hanno il numero richiesto di carri armati» necessari all'esercito ucraino per rovesciare le truppe russe, ha poi aggiunto Zelensky, precisando che «i bisogni sono maggiori» di «cinque, dieci o quindici carri». 

Il Pentagono, dal canto suo, sta per aumentare entro due anni di sei volte la produzione di proiettili di artiglieria da destinare all'Ucraina, spingendo sulla produzione di munizioni convenzionali. Lo riporta il New York Times. L'impegno bellico, che comporterà l'espansione delle fabbriche e l'ingresso di nuovi produttori, secondo il quotidiano fa parte dello «sforzo di modernizzazione più aggressivo in quasi 40 anni» per la base industriale della difesa degli Stati Uniti a quanto riferisce un rapporto dell'esercito. Mentre il Pentagono negli ultimi anni si è concentrato sul combattere guerre con piccole quantità di armi a guida di precisione, più costose, l'Ucraina al momento si affida in gran parte agli obici che sparano proiettili non guidati. Prima che la Russia invadesse l'Ucraina il 24 febbraio scorso, la produzione dell'esercito americano di 14.400 proiettili non guidati al mese era sufficiente per le scelte strategiche dell'esercito americano. Ma la necessità di rifornire le forze armate di Kiev avrebbe spinto il Pentagono a triplicare gli obiettivi di produzione a settembre, per poi raddoppiarli nuovamente a gennaio in modo da poter produrre 90.000 o più proiettili al mese. 

L'ambasciatore della Russia negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, sul canale Telegram dell'Ambasciata, ha scritto che gli Stati Uniti stanno «deliberatamente cercando di infliggerci una sconfitta strategica». Washington, aggiunge il diplomatico russo, «dà il via libera all'utilizzo dell'assistenza americana per attaccare la Crimea. Copre i crimini contro la popolazione del Donbass, di Zaporizhzhia e Kherson». E ancora: «Sempre più funzionari ed esperti in America ammettono che si tratta di una "guerra per procura" con il nostro Paese». Secondo Antonov, «se gli Stati uniti decidono di fornire carri armati, giustificare un simile passo con argomenti sulle armi difensive non funzionerà sicuramente. Questa sarebbe un'altra sfacciata provocazione contro la Russia». Antonov ha pure affermato che le forze armate russe distruggeranno i carri armati M1 Abrams di fabbricazione statunitense e altri equipaggiamenti militari della NATO se verranno forniti all'Ucraina. «Per tutta la durata della crisi ucraina, l'amministrazione (degli USA, ndr) ha ripetutamente utilizzato la tecnica di pubblicare informazioni sui media alla vigilia di importanti consegne di armi e di attrezzature al regime di Kiev. L'analisi dell'intera sequenza delle azioni di Washington mostra che gli americani stanno costantemente alzando l''asticella dell'assistenza militare al loro governo fantoccio. Questo è particolarmente chiaro quando le Forze armate russe ottengono nuove vittorie e liberano con sicurezza il territorio della Russia dalla minaccia nazista», ha detto rispondendo a una domanda sulla prevista consegna dei carri armati statunitensi a Kiev. «Se verrà presa la decisione di trasferire a Kiev gli M1 Abrams, i carri armati americani saranno senza dubbio distrutti come tutti gli altri equipaggiamenti militari della NATO», ha aggiunto. «Ovviamente, Washington sta deliberatamente cercando di infliggerci una sconfitta strategica».