Via l'immunità a Borghezio e a Jean-Marie Le Pen

STRASBURGO - Il Parlamento Ue ha tolto oggi l'immunità all'eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio e al fondatore ed ex presidente del Front Nationale Jean-Marie Le Pen.
A Borghezio l'immunità è stata revocata per i suoi attacchi rivolti il 29 aprile 2013 all'allora ministra per l'Integrazione Cecile Kyenge durante un'intervista alla trasmissione radiofonica 'la Zanzara' di Radio24. "Si è trattato di un voto politico", ha commentato Borghezio subito dopo la decisione della plenaria. "Questo Parlamento consegna alla giustizia un deputato colpevole solo di aver fatto dichiarazioni non gradite alla maggior parte" della stessa eurocamera.
Lo scorso aprile Borghezio è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Milano con l'accusa di aver propagandato "idee fondate sull'odio razziale ed etnico".
Le Pen è invece sotto giudizio in Francia per un video apparso il 6 giugno 2014 su internet in cui dopo aver attaccato alcuni artisti fortemente critici con il Front Nationale, come Madonna, prendeva di mira l'attore e cantante Patrick Bruel: "Ascoltate -disse - ne faremo un'infornata la prossima volta".
L'assemblea di Strasburgo, nelle sue motivazioni, riconosce "il diritto alla libertà di espressione" ma sottolinea anche che "tale diritto non può rappresentare una licenza di calunnia, diffamazione, incitamento all'odio o affermazioni infamanti".
Non è la prima volta che l'ex 'deus ex machina' del FN perde l'immunità del Parlamento Ue per via delle sue affermazioni razziste e negazioniste, che gli sono valse anche la rottura con la figlia Marine e l'allontanamento voluto da lei stessa dal partito nell'agosto 2015. Il 17 novembre è previsto il giudizio sulla sua domanda di reintegro nel Front Nationale.