Voci contrarie al body scanner

BERNA - Sicurezza sì, ma non a tutti i costi. L'incaricato federale alla protezione dei dati ha dubbi sull'impiego di body scanner. Gli apparecchi «full body scanner» attualmente disponibili comportano una intrusione nella sfera intima, ha affermato Kosmas Tsiraktsopoulos, il suo capo portavoce.
E' comunque in discussione anche una nuova generazione di apparecchi, dove si dovrebbe vedere solo il profilo della persona controllata. «Ciò può andare», ha aggiunto Tsiraktsopoulos oggi. In una fase intermedia sono accettabili anche «soluzioni transitorie». Per esempio che solo le donne possono osservare i body scanner delle passeggere e gli uomini i passeggeri.
Intanto a Berna L'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) attende di conoscere l'esito della riunione del comitato Ue di esperti per la sicurezza aerea in programma a Bruxelles giovedì. Gli scanner corporali sono comunque giudicati uno strumento efficace dalle autorità elvetiche.
L'acquisto di scanner «non è all'ordine del giorno all'aeroporto di Zurigo», ha precisato oggi la sua portavoce Sonja Zöchling Bodmer. Anche a Ginevra si segue attentamente il problema. «Non siamo contrari a prevedere un giorno» l'impiego di questi apparecchi se la misura è concertata tra gli aeroporti, ha spiegato Bertrand Stämpfli, portavoce dello scalo internazionale di Ginevra.