Wenders e lo sguardo di Pina Bausch

La danza, il 3D e Wim Wenders: il regista tedesco ha presentato alla 61. Berlinale Pina, dedicato alla scomparsa coreografa Pina Bausch e al suo celebre Tanztheater Wuppertal. Amico della Bausch, morta nel 2009, Wenders aveva iniziato con lei la fase di pre-produzione pochi mesi prima della scomparsa. Dopo aver pensato di abbandonare il progetto, è tornato sui suoi passi, anche su richiesta degli stessi danzatori della compagnia. Il film ha nell?applicazione del 3D uno dei suoi motivi di essere. «Credo che la tridimensionalità applicata alla danza sia meravigliosa», ha spiegato lo stesso regista che con questo film ha cercato di cogliere «lo sguardo che Pina Bausch aveva sulle cose». La parte principale di Pina è costituita da momenti degli spettacoli Café Müller, Le Sacre du printemps, Vollmond e Kontakhof, arricchiti da commenti dei danzatori e da materiale d?archivio su Pina Bausch al lavoro. Le coreografie emergono con brillantezza e lo sguardo registico di Wenders fa la sua parte aggiungendo ulteriore raffinatezza estetica: un inno alle geometrie del movimento.