Mondo

«William Lai, è un grave pericolo per Taiwan»

Così la Cina ha definito il candidato del Partito democratico progressista alle presidenziali di sabato a Taipei
© EPA/RITCHIE B. TONGO
Ats
11.01.2024 09:13

La Cina ha definito William Lai, il candidato del Partito democratico progressista alle presidenziali di sabato a Taipei, un «grave pericolo».

Chen Binhua, portavoce dell'Ufficio per gli affari di Taiwan del governo cinese, «ha espresso la speranza che i compatrioti di Taiwan vedano il grave pericolo dell'istigazione di conflitti attraverso lo Stretto da parte di Lai e facciano la scelta giusta al bivio», in base a una dichiarazione rilanciata dai media statali, che riprende gli argomenti di Pechino sul voto cruciale dell'isola come una scelta tra «pace e guerra». La Cina definisce Lai un «piantagrane» con posizioni indipendentiste.

L'indipendenza di Taiwan e la pace attraverso lo Stretto non possono coesistere, poiché la prima è anche incompatibile con gli interessi e il benessere dei compatrioti di Taiwan«, ha aggiunto Chen, commentando le recenti osservazioni di Lai secondo cui - in caso di vittoria - avrebbe seguito le politiche della presidente uscente Tsai Ing-wen di cui è attualmente vice.

«Il fatto che le relazioni tra le due sponde dello Stretto siano peggiorate negli ultimi otto anni ha dimostrato pienamente che la rotta di Tsai è una via verso l'indipendenza di Taiwan, il confronto e il danno di Taiwan, e l'affermazione di Lai di seguire tale rotta significa continuare ad allontanare Taiwan dalla pace e dalla prosperità e avvicinarla alla guerra e alla recessione», ha continuato Chen.

Solo con la pace e la stabilità attraverso lo Stretto e con le relazioni pacifiche tra le due sponde dello Stretto «i compatrioti di Taiwan potranno condurre una vita pacifica, tranquilla e benestante». Chen, pertanto, ha espresso la speranza che «i compatrioti di Taiwan vedano il danno estremo della politica di indipendenza» seguita dal Partito democratico progressista e «il grave pericolo dell'istigazione di conflitti tra le due sponde dello Stretto da parte di Lai», facendo nelle urne «la scelta giusta al crocevia delle relazioni tra le due sponde dello Stretto».