Australia

X vince in Australia e si autocelebra come media

L'autorità australiana responsabile della sicurezza su internet, eSafety, aveva chiesto a X di rimuovere in Australia e nel resto del mondo i video che mostravano un religioso colpito più volte durante un sermone trasmesso in diretta
© KEYSTONE (AP Photo/Rick Rycroft)
Ats
13.05.2024 09:39

Il social network X ha ottenuto in Australia la sospensione di un'ingiunzione di ritiro internazionale di alcuni video cruenti, con il tribunale che si è pronunciato a favore del ricorso fatto dal gigante americano.

Il giudice della Corte federale dell'Australia, Geoffrey Kennett, ha respinto la richiesta dell'organismo di vigilanza locale di estendere un divieto temporaneo sulla pubblicazione di video che mostrano l'accoltellamento avvenuto ad aprile in una chiesa di Sydney.

«La corte ha emesso un'ordinanza che respinge la richiesta di proroga dell'ingiunzione interlocutoria», ha detto Kennett senza fornire dettagli sulle ragioni della sua decisione. L'autorità australiana responsabile della sicurezza su internet, eSafety, aveva chiesto a X di rimuovere in Australia e nel resto del mondo i video che mostravano un religioso colpito più volte durante un sermone trasmesso in diretta.

Intanto, il proprietario e presidente di X, Elon Musk, ha ritwittato e si è detto d'accordo con il post di DogeDesigner, in cui si legge «quello che mi spaventa di più non è il fatto che i media ci mentono, ma che alcuni ancora credano a media». Il patron di Tesla commenta con un secco «Yup» esprimendo il suo appoggio.

DogeDesigner ha su X 606.500 follower, fra i quali Musk. Il miliardario sta cercando di imporre la sua piattaforma come un media in grado di far sembrare obsoleti e non affidabili i media tradizionali.

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