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Zelensky: «O si aiuta l'Ucraina o si aiuta la Russia»

Le forze armate russe avrebbero distrutto un carro armato Leopard in Ucraina con un equipaggio interamente tedesco – Il capo dell'intelligence militare ucraina: nell'attacco a Sebastopoli «feriti anche generali russi» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Zelensky: «O si aiuta l'Ucraina o si aiuta la Russia»
Red. Online
23.09.2023 08:18
18:41
18:41
«L'Occidente cerca di ucrainizzare l'agenda globale»

«L'Occidente cerca di ucrainizzare l'agenda internazionale». Lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov parlando all'Assemblea Generale dell'Onu, accusando Usa e alleati di «continuare la militarizzazione del russofobo regime di Kiev».

Il capo della diplomazia di Mosca ha poi chiesto ai politici occidentali di «leggere la Carta Onu ricordando il principio della sovranità uguale dei paesi che siano grandi o piccoli, mentre gli Usa pensano essere migliori di tutti gli altri, e l'Ue pensa di essere un giardino in fiore e tutto il resto è una giungla». «L'Occidente è un vero e proprio impero di menzogne» che «cerca una sconfitta strategica di Mosca», ha sostenuto sottolineando che Usa e Ue fanno promesse ma non le mantengono. Per quel che riguarda il Medio Oriente, Lavrov ha poi affermato che «è impossibile normalizzare completamente la situazione (...) senza risolvere la questione chiave, cioè senza trovare una soluzione all'annoso conflitto israelo-palestinese sulla base delle risoluzioni delle Nazioni Unite e dell'Iniziativa di pace araba. «Da oltre 70 anni - ha aggiunto - il popolo palestinese aspetta di ottenere il proprio Stato, che gli è stato promesso, ma gli americani hanno monopolizzato il processo di mediazione e fanno di tutto perché ciò non accada». «Chiediamo a tutti i paesi responsabili di unire le forze per creare le condizioni per la ripresa dei colloqui diretti tra Palestina e Israele». Riguardo la nuova intesa tra Usa, Giappone e Corea del Sud, Lavrov ha poi sottolineato che «è chiaro che questi sforzi prendono di mira Russia e Cina» e creano un nuovo clima esplosivo di «tensioni geopolitiche». Quindi il monito del ministro degli esteri russo: «oggi l'umanità si trova ancora una volta, come molte volte in passato, a un bivio. Dipende solo da noi come evolverà la storia. È nel nostro comune interesse evitare che si precipiti in una grande guerra e nell'eventuale collasso della cooperazione internazionale. Meccanismi messi in atto da generazioni di nostri predecessori». Rispondendo in seguito ai giornalisti a margine dell'Assemblea Generale, a chi gli ha chiesto perché non ha ascoltato il discorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Consiglio di Sicurezza, Lavrov ha risposto: «sapevo cosa avrebbe detto ed era una perdita di tempo. Avevo oltre 30 bilaterali ed erano molti più utili». Interrogato su possibili negoziati di pace con l'Ucraina, ha quindi sostenuto che »la nuda verità è questa: Zelensky ha detto che non ci sono altre basi per la pace che la sua formula. La può descrivere in diversi modi ma è assolutamente non fattibile e lui dice che la base per i negoziati è questa». «La conclusione - ha aggiunto - è che nessuno vuole mostrare una seria comprensione di quel che succede». Il ministro degli esteri russo ha poi spiegato ai giornalisti presenti che «la ragione principale del perché abbiamo lasciato l'accordo sul grano ucraino è che tutto quel che ci è stato promesso era una bugia». «La parte sui fertilizzanti - ha sottolineato - non è stata attuata per niente». «Rispetto gli sforzi del segretario generale (dell'Onu Antonio) Guterres che si è genuinamente impegnato», ha ancora detto Lavrov. Questi ha però anche criticato duramente le affermazioni di Guterres quando ha parlato di «documentate prove di diffuse e scioccanti violazioni dei diritti umani, per lo più da parte della Russia, e il trasferimento forzato di civili ucraini, compresi i bambini, nel territorio sotto il controllo russo o in Russia». Lavrov ha definito quelle di Guterres «accuse infondate» di quel che succede in Ucraina». Sono stato sorpreso di sentire queste accuse soprattutto riguardo i bambini».

18:18
18:18
Zelensky vola in Irlanda dopo il Canada

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è volato in Irlanda dopo le visite in Canada e negli Stati Uniti. Lo riporta l'«Ukrainska Pravda». Il presidente ucraino è atterrato all'aeroporto di Shannon, nell'Irlanda occidentale.

17:07
17:07
Lukashenko invita Lula per parlare di piani di pace

Il leader bielorusso, Alexander Lukashenko, ha invitato il presidente Luiz Inacio Lula da Silva per una visita a Minsk per discutere di proposte per porre fine alla guerra in Ucraina.

L'invito di Lukashenko è stato rivolto dal suo ministro degli Esteri, Sergei Aleinik, al ministro degli Esteri brasiliano Mauro Vieira, durante un incontro bilaterale venerdì a New York, a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, secondo quanto riporta Cnn Brasil.

Durante la riunione, i due ministri hanno discusso anche dell'aumento delle relazioni commerciali tra i due Paesi. La Bielorussia è uno dei due grandi fornitori di additivi e fertilizzanti chimici per l'agricoltura brasiliana. Lukashenko ha già visitato il Brasile nel marzo del 2010, quando è stato ricevuto da Lula a Rio de Janeiro.

16:15
16:15
I russi avrebbero distrutto un tank con equipaggio tedesco

Le forze armate russe avrebbero distrutto un carro armato Leopard in Ucraina con un equipaggio interamente tedesco. Lo ha detto a Ria Novosti il comandante di un gruppo di ricognizione operante in direzione Zaporizhzhia con il nominativo Legend.

«Quando abbiamo distrutto il loro Leopard, ci siamo spostati verso il mezzo bruciato. E abbiamo scoperto che l'autista del carro armato era gravemente ferito e gli altri sono morti. Il meccanico, quando si è svegliato e ci ha visto, ha cominciato a gridare »nicht schiessen« (non sparate, ndr)», ha detto il comandante del gruppo.

«L'autista del carro armato danneggiato - racconta ancora il comandante russo - ha detto più volte che non era un mercenario, ma un soldato della Bundeswehr così come l'intero equipaggio di una compagnia».

15:30
15:30
«Sebastopoli scossa da altre esplosioni»

Altre esplosioni hanno scosso questa mattina la città di Sebastopoli, nella Crimea occupata, mentre un incendio è scoppiato nella zona di Troyitska Balka. Lo scrive Ukrinform.

«Sebastopoli. Incendio all'arsenale nella zona di Troyitska Balka. Lasciate che vi ricordi che le forze di difesa aerea russe hanno abbattuto tutto», ha scritto su Telegram Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol.

15:25
15:25
Norvegia, arrestato l'ex disertore Wagner che aveva chiesto asilo

La polizia norvegese ha arrestato l'ex comandante del gruppo mercenario Wagner, Andrei Medvedev, che aveva chiesto asilo nel Paese all'inizio di quest'anno, perché sospettato di aver tentato di rientrare illegalmente in Russia: la ha detto oggi il suo avvocato, come riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito.

Il legale, Brynjulf Risnes, ha spiegato alla Reuters che si è trattato di un malinteso. «Era lassù per vedere se riusciva a trovare il luogo in cui aveva attraversato (il confine con la Norvegia a gennaio). È stato fermato mentre era su un taxi. Non è mai stato vicino al confine... Non è mai stata sua intenzione attraversare il confine (con la Russia)», ha detto Risnes.

Al momento del suo arrivo in Norvegia, Medvedev aveva dichiarato di aver chiesto asilo perché temeva per la sua vita dopo aver assistito alle uccisioni e ai maltrattamenti dei prigionieri russi portati al fronte in Ucraina.

15:23
15:23
«Un abisso tra le intenzioni di Zelensky e le aspettative USA»

C'è un notevole divario tra le intenzioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e le aspettative degli strateghi americani su quali dovrebbero essere adesso le priorità di Kiev nella guerra contro la Russia: lo scrive oggi il New York Times (Nyt).

Durante la sua visita a Washington il leader ucraino ha detto ieri che le forze del Paese riconquisteranno la città orientale di Bakhmut entro la fine dell'anno, ricorda il giornale. Ma questa dichiarazione, commenta l'Nyt, «mostra l'abisso tra Kiev ed i pianificatori americani della guerra, secondo i quali l'Ucraina dovrebbe concentrarsi di più sul sud».

E contrariamente alle aspettative degli analisti militari occidentali, prosegue il giornale, ha affermato che l'Ucraina continuerà a combattere durante l'inverno. Il presidente russo Vladimir Putin, ha inoltre sostenuto Zelensky, sospenderà invece le operazioni perché sta perdendo troppe truppe.

12:53
12:53
Kiev: «L'inverno non rallenterà la controffensiva»

L'inverno non rallenterà la controffensiva ucraina: lo sostiene il generale di Kiev che guida l'operazione sulla linea del fronte meridionale, Oleksandr Tarnavsky, in dichiarazioni alla Cnn.

«Il tempo può essere un serio ostacolo durante l'avanzata, ma considerando come ci muoviamo, per lo più senza veicoli, non credo che influenzerà pesantemente la controffensiva», ha detto Tarnavsky, sottolineando che la svolta più grande deve ancora arrivare. «Penso che avverrà dopo Tokmak», ha precisato riferendosi alla cittadina ucraina nella regione di Zaporizhzhia diventata un hub strategico per la Russia e il primo grande obiettivo ucraino nel sud.

11:19
11:19
L'attacco a Sebastopoli «durante una riunione della leadership della flotta»

L'attacco ucraino di ieri al quartier generale della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli, nella Crimea occupata, è avvenuto durante una riunione della leadership della flotta: lo ha reso noto su Telegram l'esercito di Kiev aggiungendo che in seguito all'operazione «decine di terroristi» sono morti e sono rimasti feriti, tra cui i vertici della flotta del Mar Nero. L'esercito non specifica se anche i comandanti della flotta siano tra le vittime.

Da parte sua, il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, aveva dichiarato a Voice of America (Voa) che nell'attacco sono morte almeno 9 persone e 16 sono rimaste ferite, inclusi generali russi.

Ieri sera il canale Telegram Crimean Wind aveva riportato la notizia della morte del comandante della flotta del Mar Nero, l'ammiraglio Viktor Sokolov, citando Wikipedia. Interpellato da Voa sulle sorti di Sokolov, Budanov non aveva confermato la notizia affermando che al momento non ci sono informazioni sulle condizioni dell'ammiraglio. Nel frattempo, la notizia della morte del comandante è stata cancellata su Wikipedia.

10:26
10:26
Zelensky: «O si aiuta l'Ucraina o si aiuta la Russia»

Non è possibile rimanere neutrali nella guerra lanciata dalla Russia contro l'Ucraina: la mancanza di aiuti a Kiev significa il rafforzamento di Mosca. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il suo incontro di ieri con il premier canadese Justin Trudeau a Ottawa. Lo riporta Rbc-Ucraina.

«O si aiuta l'Ucraina o si aiuta la Russia. Non ci saranno intermediari in questa guerra. Indebolendo gli aiuti all'Ucraina, rafforzerete la Russia. E cosa possiamo aspettarci da una Russia potente... Penso che la storia nei libri e i testimoni abbiano risposto a questo molto tempo fa», ha detto Zelensky.

Il leader ucraino ha sostenuto che indebolire gli aiuti all'Ucraina è un rischio: «Se siamo franchi e onesti dobbiamo lottare per la libertà, la democrazia e i diritti delle persone».

Zelensky ha fatto il punto questa mattina su Telegram della sua visita in Canada ricordando tra l'altro che Kiev ha ricevuto un nuovo pacchetto di supporto alla difesa, di aver firmato una versione aggiornata dell'accordo di libero scambio che diventerà la base per la ricostruzione dell'Ucraina.

«Abbiamo anche discusso vari aspetti della nostra formula per la pace. Tra le altre cose, abbiamo discusso di giustizia: condannare la Russia per la sua aggressione e risarcire tutti i danni che ha causato. Sono grato al Canada anche per aver sostenuto il nostro lavoro di organizzazione del vertice globale per la pace», ha aggiunto. «Ringrazio Justin per la decisione del suo governo di acquistare un nuovo lotto di missili di difesa aerea per l'Ucraina. Si tratta di una decisione molto opportuna, visti i quotidiani attacchi missilistici russi e con droni iraniani Shahed contro le nostre città e infrastrutture civili».

10:24
10:24
Hackerato un sito russo per la prenotazione di voli

Hacker filo-ucraini hanno violato due database del principale sistema di prenotazione voli russo, Sirena-Travel, ottenendo informazioni su 664 milioni di file e miliardi di numeri di telefono dei passeggeri negli ultimi 16 anni: lo riporta Ukrainska Pravda, che cita il sito Vazhnye Istori. L'attacco è stato annunciato sul canale Telegram della comunità hacker KibOrg.

I due database, scrivono gli hacker, contengono quasi 3,5 miliardi di numeri di telefono dei passeggeri e 664,6 milioni di file con dati personali, numeri di volo, rotte, tariffe, dati sui prezzi dei biglietti e così via. I database coprono il periodo dal 2007 al 2023.

Gli hacker hanno pubblicato alcuni campioni dei database, dai quali i media sono riusciti a scoprire - ad esempio - informazioni sui voli dell'ex ministra degli esteri austriaca ed ex membro del consiglio di amministrazione di Rosneft, la principale compagnia petrolifera russa, Karin Kneissl.

Secondo una fonte anonima, KibOrg non prevede di pubblicare i database ma sta valutando due opzioni: creare un bot capace di aggregare i dati a scopo commerciale o consegnarli alle forze armate ucraine.

08:18
08:18
Il punto alle 08.00

Le forze ucraine hanno abbattuto la notte scorsa 14 droni lanciati dalla Russia su un totale di 15: lo hanno reso noto le Forze armate, aggiungendo che 12 dei velivoli senza pilota distrutti sono stati intercettati nella regione di Dnipropetrovsk, nel sud dell'Ucraina.

Intanto almeno 9 persone sono morte e 16 sono rimaste ferite in seguito all'attacco di ieri delle forze ucraine contro il quartier generale della Flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli, nella Crimea occupata: lo ha detto il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, a Voice of America. Tra i feriti, ha sottolineato, ci sono anche generali russi.

«Tra i feriti c'è il comandante del gruppo, il colonnello generale (Olexandr) Romanchuk, che è in condizioni molto gravi», secondo Budanov. «Il capo di Stato Maggiore, il tenente generale (Oleg) Tsekov, non è cosciente. Il numero dei feriti tra i militari regolari che non sono dipendenti del quartier generale è ancora in fase di determinazione. Si tratta del personale militare in servizio, di sicurezza e così via: (questi) non sono inclusi nella lista che ho annunciato».