Zone occupate, «Siamo costretti a registrare i neonati come russi»

I genitori ucraini nelle aree occupate dalle forze russe denunciano di essere stati costretti a registrare i loro neonati come cittadini russi. Lo riporta il quotidiano britannico The Guardian, spiegando come i residenti che vivono in paesi e città nell'est e nel sud dell'Ucraina hanno subito pressioni per accettare la cittadinanza russa per i loro neonati, anche con la minaccia di vedersi negare la distribuzione gratuita di pannolini e alimenti per bambini.
«Abbiamo detto (ai russi) che il bambino è nato in Ucraina ed è ucraino, non russo», ha detto Natalia Lukina, 42 anni della città meridionale di Kherson. «Quando abbiamo chiesto i pannolini, i russi ci hanno detto: 'Se vieni senza certificati di nascita russi, non ti daremo i pannolini'». La maggior parte dei genitori di bambini piccoli, con scarso reddito durante la guerra, ha accettato pannolini gratuiti dai russi, ha detto il suo partner Oleksii Markelov. «Non avevamo un centesimo».
Secondo Olena Klimenko, capo dell'ufficio di registrazione regionale di Kherson, molti genitori hanno rinviato le visite agli uffici del registro controllati dalla Russia durante l'occupazione, e molti hanno registrato i loro bambini per la cittadinanza ucraina una volta terminata l'occupazione. Non è chiaro quanti bambini abbiano ricevuto la cittadinanza russa«.