Armonizzare la velocità

Da un paio di settimane, sul tratto autostradale Hagnau-Rheinfelden fra i Cantoni Basilea Campagna e Argovia, si può viaggiare solo alla velocità di 80 all’ora. La ragione è l’introduzione di un sistema di segnaletica di nuova generazione, completamente digitalizzato, in grado di registrare ogni minima variazione del traffico autostradale. L’Ufficio federale delle strade USTRA comunica che il nuovo sistema elettronico è in grado di scansionare il traffico individuando rallentamenti e l’inizio di colonne sull’intero tracciato, di stabilire qual è la velocità ideale per superarle e prevenirne delle nuove, adattando automaticamente la velocità massima autorizzata sui segnali. L’USTRA segnala che ciò permetterà anche di tener conto di gelo, incidenti e altri ostacoli al traffico. I lavori dureranno fino a marzo poiché comportano la sostituzione della vecchia segnaletica con una nuova rete di dispositivi e cavi per la trasmissione dei dati, fitta e performante che permetterà un monitoraggio estremamente preciso. Questa registrazione digitale del traffico e modifica automatica dei segnali non è una prima. Sull’A3, fra Zurigo-Wollishofen e Pfäffikon, l’USTRA ha già fatto installare su una distanza di 30 chilometri il medesimo sistema, detto di «Armonizzazione della velocità e segnalazione di pericoli» (GHGW) che è in funzione dal maggio 2021. L’obiettivo comunicato dall’USTRA quando ha dato avvio a questa fase di nuovo rilevamento del traffico e adattamento della velocità è quello di diminuire le code sui tratti autostradali congestionati dal traffico. Il monitoraggio è capillare: ogni 1.000 metri viene installato un dispositivo di sensori, telecamere e contatori che rileva e registra in dettaglio l’insieme del traffico ed elabora automaticamente il segnale di velocità consentita. A gestire l’insieme della raccolta, osservazione e gestione dei dati è la Centrale management dell’USTRA (che promette di non comunicare le informazioni alla polizia…). Un video disponibile sul sito dell’USTRA illustra funzionamento e obiettivi del passaggio ad un sistema centralizzato e automatizzato della gestione del traffico autostradale. Il titolo e il tono del video promozionale sono particolarmente suadenti: «Armonizzare il traffico e la velocità». Vi si spiega che il 90% delle colonne sono dovute semplicemente al fatto che il tratto autostradale è sovraccarico e l’infrastruttura non riesce più a rispondere in modo efficiente al numero di vetture sulla carreggiata. «La buona notizia - dice l’USTRA - è che se si ottimizza la rete, la sua efficacia aumenta». E come si può ottimizzare? Secondo l’USTRA, non aggiungendo una corsia o migliorando la rete viaria, bensì «eliminando le differenze di velocità delle automobili, le accelerazioni e le frenate». «Il traffico deve scorrere in modo armonico. E ciò è possibile se tutti gli autoveicoli, ovvero automobili di diversa cilindrata e autocarri, viaggiano alla medesima velocità». E qual è questa velocità ottimale? «Visto che gli autocarri viaggiano a 80 chilometri all’ora, la soluzione per armonizzare il traffico autostradale è che tutti viaggino a 80 all’ora. L’effetto fisarmonica viene eliminato e il traffico fluisce armonicamente». Le colonne non si formano più: ecco come «viaggiare più lentamente e arrivare lo stesso prima a destinazione» recita la voce suasiva del video. Sembra di essere in paradiso. A sostegno della tesi, il video accenna a evidenze scientifiche. «Secondo le ricerche scientifiche attuali - dice l’USTRA - un tratto autostradale raggiunge la propria capacità massima se tutti i veicoli viaggiano a 80 all’ora». «Elementare, Watson!» direbbe Sherlock Holmes. Basta sorpassi. Tutti buonini in fila «armonicamente» a 80 all’ora. A chi sognasse ancora sorpassi o soluzioni tipo Germania - con limiti di velocità di 130 o senza limiti su alcuni tratti autostradali - va segnalato che l’UE sta per votare l’introduzione sugli autoveicoli del sistema denominato ISA (Adattamento intelligente della velocità). Se sgarri da un limite di velocità, il Sistema pigia direttamente sul freno. Immagino che la Svizzera seguirà. A ruota.