Cin cin a trentadue denti

di PARIDE PELLI - Altro che scaramucce fra Stati Uniti e Corea del Nord, qui una guerra è già scoppiata e i suoi botti si avvertono chiaramente ora che si avvicina Natale e le bollicine la fanno da padrone: è la guerra al prosecco, che negli ultimi giorni ha visto un'offensiva (mediatica) partire, di nuovo, da Oltremanica. I britannici – cultori di birra e di improbabili piatti di carne speziata, insomma non esattamente dei salutisti – hanno sostenuto che il celebre vino trevigiano faccia marcire i denti. Un ennesimo affondo con il quale speravano di vincere facile, di chiudere i combattimenti una volta per tutte e di proseguire indisturbati con la caccia alla volpe. Già ad agosto Daily Mail e Guardian avevano esploso – tra sorrisini di superiorità – una cannonata che si voleva risolutiva: il prosecco? Troppo acido, statene alla larga. Messaggio tra le righe: bevete birra d'Albione, bevete scotch, bevete gin, ma occhio, niente prosecco, c'è pure troppo zucchero in quelle bollicine, troppa anidride carbonica, troppo tutto, agli italiani lasciate gli spaghetti (al dente, ça va sans dire).
A bere prosecco – concludevano i sudditi della regina – si finisce come il protagonista in bicicletta dell'antica barzelletta: «Senza mani, senza gambe... senza denti». Pronta la reazione degli ammiratori del prosecco: compatta e talmente ironica da far uscire dai gangheri persino i flemmatici britannici. Qualcosa che possiamo riassumere così: «Se vi è sgasata la Brexit, non ruttate sciocchezze fintamente scientifiche». A Londra l'han presa malissimo. E hanno dovuto stringere i denti (ovviamente). La settimana scorsa hanno tentato la riscossa, affidandola al Sun: il prosecco i denti addirittura li sbriciolerebbe, trasformandoli in una polvere simile al gesso. E durante il brindisi di Natale, il rischio di impallidire – pardon, sbiancare – pensando alla fattura del dentista è forte, hanno suggerito tra le righe. Ma anche questa volta, la reazione italica è arrivata puntuale: «Fosse vero, il Veneto sarebbe una terra di sdentati, ma una verifica anche superficiale smentirebbe subito la tesi». Insomma, questa «verità marcia» è una bufala, una delle molte «fake news» in circolazione quest'anno. Quindi tranquilli, buon brindisi a tutti, e mentre fate cin cin sorridete a trentadue denti.
