Il commento

A Kabul l’ultimo atto: il terrore

Il ritiro USA dall’Afghanistan si sta traducendo in un dramma per una parte rilevante della popolazione
Civili afghani corrono sulla pista dell’aeroporto di Kabul mentre un aereo dell’aviazione militare USA sta decollando. ©AP
Osvaldo Migotto
17.08.2021 06:00

Analizzando il crollo rapidissimo del regime di Kabul di fronte all’avanzata dei talebani, alcuni esperti in materia hanno sottolineato che già da anni i fondamentalisti islamici controllavano ampie aree del Paese facendosi apprezzare nelle zone rurali, in particolare quelle a maggioranza etnica pashtun. Come dire che non tutti nel martoriato Paese mediorientale si rammaricano per il ritorno al potere dei talebani. Sarà anche vero, ma le immagini di migliaia di afghani in fuga alle frontiere e le migliaia di disperati che da domenica hanno preso d’assalto l’aeroporto della capitale una volta appresa la notizia che il palazzo presidenziale era finito nelle mani dei ribelli islamici, mostrano con chiarezza che sono in molti a temere che il Paese precipiterà di nuovo in una sorta di Medioevo.

Il terrore di dover sottostare a un potere gestito secondo i dettami della sharia, la legge islamica, è tale che alcune persone si sono aggrappate ai supporti esterni di un velivolo in decollo da Kabul per tentare la fuga. Poco dopo sono inevitabilmente cadute nel vuoto perdendo la vita. Scene terribili, finite su Internet, che confermano il caos e il panico diffusosi soprattutto nelle grandi città afghane dopo l’avvio di un ritiro frettoloso delle truppe USA e la conseguente avanzata dei miliziani islamici. In Occidente in queste ore vi è chi lancia appelli a favore delle donne afghane o dell’intera popolazione di questo martoriato Paese. Ma ormai è troppo tardi per tornare indietro. Il presidente Biden ha proseguito la via intrapresa dal suo predecessore alla Casa Bianca per togliersi di dosso un fardello che negli anni ha causato agli Stati Uniti miliardi di spese e centinaia di vittime, tra soldati uccisi e mutilati dai micidiali ordigni dei talebani.

Lascia però increduli il caos che ha accompagnato il disimpegno USA dall’Afghanistan. I fondamentalisti islamici sono entrati a Kabul ancora prima del completo ritiro dei militari stranieri presenti nel Paese. Nella loro avanzata verso la capitale i talebani non hanno quasi trovato resistenza da parte dell’esercito afghano, addestrato per anni, a suon di miliardi di dollari, da istruttori americani e della NATO. Ora in molti si chiedono come sia stata possibile una capitolazione così vergognosa. Tra gli analisti vi è chi punta il dito contro l’amministrazione Biden che si sarebbe mostrata incapace di comprendere le complesse dinamiche interne di questo Paese dopo una presenza militare e diplomatica durata 20 anni. In effetti dopo l’avvio del ritiro del contingente statunitense, iniziato lo scorso maggio, più di un esperto di questioni militari aveva contestato l’ipotesi che l’esercito afghano fosse in grado di tenere la situazione sotto controllo. Lo scorso 8 luglio il presidente USA, interrogato dai media sugli avvertimenti dei suoi servizi segreti sulla possibilità di un crollo del Governo di Kabul, aveva negato che l’intelligence fosse giunta a questa conclusione. «In nessun caso vedrete delle persone evacuate dal tetto di un’ambasciata - aveva affermato Biden -. L’ipotesi che i talebani si impadroniscano dell’intero Paese è altamente improbabile». Affermazioni di un inguaribile ottimista, o di un presidente messo in imbarazzo dalla sua scelta politica, utile per farlo risalire nei sondaggi interni, ma foriera di drammatiche conseguenze in Afghanistan e anche al di fuori dei suoi confini? Ora che la situazione nel Paese mediorientale sta precipitando, sono in molti a criticare le scelte dell’inquilino della Casa Bianca. In effetti come comandante in capo delle forze armate e come presidente è sia il responsabile delle scelte militari, sia di quelle politiche, e in Afghanistan, con il senno di poi, appaiono entrambe fallimentari. Ma non va dimenticato che nei 20 anni di presenza USA e NATO in questo Paese, alla Casa Bianca si sono succeduti diversi presidenti. In particolare è stato il predecessore di Biden a firmare un accordo con i talebani per il ritiro delle truppe americane. In cambio di cosa? Intanto a Kabul sta andando in scena l’ultimo atto di questa tragedia: migliaia di cittadini in fuga dal terrore islamico.