Il commento

Giù il cappello davanti a Nadal, ma il sogno di Federer continua

Battuto in semifinale al Roland Garros, Roger può iniziare a pensare a Wimbledon
Rafael Nadal (a destra) consola Roger Federer. (Foto Keystone)
Flavio Viglezio
07.06.2019 16:50

Hanno provato un po’ tutti a spingerlo verso il sogno impossibile. Senza successo, perché doveva andare così. Il pubblico del Philippe Chatrier si è fatto coraggio intonando più volte un quasi disperato «Roger, Roger», nei momenti più delicati. Anche il vento – a tratti impetuoso – ha tentato di mescolare le carte, anche se alla fine l’impressione è che abbia danneggiato maggiormente lo svizzero. E lo stesso Federer, per almeno due set, ha tenuto testa con coraggio al toro Rafa. Alla fine però non c’è stato nulla da fare ed allora giù il cappello davanti a Nadal, re assoluto della terra rossa. Sui campi parigini lo spagnolo è un mostro senza pietà, tanto infallibile quanto – sportivamente – crudele e spietato. Non ha regalato nulla, nemmeno un punto, a Mastro Federer, che nonostante l’impietoso punteggio non ha disputato una brutta partita. Ma costretto sempre a spingersi al limite e anche oltre per cercare di scardinare le certezze di Nadal, Roger ha inevitabilmente finito per commettere troppi errori. E quando l’avversario inizia a sbagliare, anche se si chiama Roger Federer, Rafa lo prende per la gola e non lo molla più. È già accaduto tante volte alla Porte d’Auteuil e forse succederà ancora. Già, sognare è stato bello, ma la realtà delle cose ancora una volta ha detto che a Parigi Nadal ha una o due marce in più rispetto a Federer. Non c’è da stupirsi: era già così ai tempi in cui il basilese dominava il tennis mondiale, figuriamoci oggi. È bene non dimenticarsi che Nadal in carriera ha vinto 117 delle 119 partite disputate sulla terra battuta ai meglio dei cinque set. Numeri da extraterrestre. Assente nelle ultime tre edizioni, Roger al Roland Garros ha mostrato un livello di gioco superiore alle aspettative e a quasi 38 anni si è comunque ancora qualificato per una semifinale di un Grande Slam sulla superficie a lui meno congeniale. E il bello in questa stagione deve ancora venire. All’orizzonte già si profilano i verdi campi di Wimbledon: nelle gambe e nella testa Federer in queste settimane ha messo nel motore la benzina che gli permetterà di arrivare a Londra nelle migliori condizioni possibili. Sarà ancora uno dei protagonisti più attesi, a Church Road. Dove Nadal, seppur sempre pericolosissimo, fa un po’ meno paura. Perché quello è il giardino di Federer: ed allora il sogno può continuare.