Gli anziani e i nipoti maledetti

di EMANUELE GAGLIARDI - All?anziano si deve portare rispetto: una norma della buona creanza che non ha età, tramandata dal passato, sempre attuale e che nessuno, almeno sulla carta, osa contestare. Perché tutti (o quasi), pensando alle rispettive famiglie, rammentano una figura amica in là con gli anni, gentile, sorridente, disposta sempre ad aiutare e ad ascoltare. Figure che hanno conosciuto la gioventù, ma che hanno poi raggiunto quell?età in cui tutto diventa un po? più difficile, ad iniziare dalle semplici operazioni quotidiane. Uomini e donne che devono, tra l?altro, fare i conti con una memoria non sempre lucidissima, che spesso va a corrente alternata. Persone da proteggere, da tutelare, per consentire loro di trascorrere, nei limiti del possibile, gli ultimi anni della vita in modo sereno e tranquillo. Anche l?autorità si muove cercando di garantire questi diritti a quanti hanno varcato la soglia della terza età. Non mancano, poi, le associazioni che si occupano degli anziani cercando di movimentare in senso intelligente una stagione della vita dove il colore grigio potrebbe avere il sopravvento. Non mancano, infine, purtroppo, coloro che guardano all?anziano come facile preda dei loro desideri di far denaro facile ed in fretta. Basta dare uno sguardo alle cronache di questi giorni, ma anche a quelle dei mesi passati per rendersi conto che ormai la persona in là con gli anni è diventata il bersaglio di falsi nipoti, di taccheggiatori, di furti con destrezza. E per mettere a segno i loro colpi i malviventi usano tattiche odiose, tengono comportamenti che non conoscono la vergogna, perché abbindolano la vittima carpendo la sua fiducia. Gli anziani a volte ci cascano. E sborsano somme importanti. Ci sono falsi nipoti che hanno urgente bisogno di soldi, altri che con le scuse più disparate riescono ad entrare in casa di un pensionato solo per derubarlo di denaro e gioielli. Per non dire dei colpi compiuti per strada o nei supermercati. La polizia avverte, dà l?allarme, qualche volta arresta l?autore di questi reati. Passa qualche mese ed ecco riapparire cloni dei nipoti maledetti che tornano in circolo per depredare gli anziani. Un gioco crudele: si avvicinano con toni gentili, tessono la ragnatela ed infine colpiscono e fuggono, lasciando nella disperazione chi pensava solo di essere d?aiuto. E la vittima di questi raggiri piomba nello sconforto. Un gioco crudele conosciuto, ma sempre attuale. Vengono in mente altri episodi, come quello della vecchina che aveva lasciato la borsa (dentro borsellino, documenti e chiavi di casa) sulla tomba del marito per andare a prendere l?acqua per i fiori alla vicina fontana. Al ritorno la borsa non c?era più. Disperata, era tornata a casa dalla figlia che viveva a pochi isolati dal suo. Dopo qualche giorno aveva ricevuto a casa una telefonata dal ladro pentito («Signora, potrei essere suo figlio o suo nipote, mi spiace, mi scusi») che le diceva di andare al cimitero: qui sulla tomba del coniuge avrebbe ritrovato la borsa con tutto il suo contenuto. La donnetta si era precipitata al camposanto ma non aveva trovato nulla. Mesto il rientro a casa. Ma le sorprese non erano finite: l?abitazione era stata visitata dai ladri, dal falso figlio o nipote, che con un trucco, sempre odioso, l?avevano fatta uscire di casa per poter agire indisturbati.