Fatti Nostri

Il Padreterno diventerà gender fluid

Una parte della Chiesa anglicana sta lavorando a un Padre Nostro senza riferimenti né maschili né femminili – E voi? Cosa pensate di questo diritto all’astrazione sessuale tanto caro alla generazione Z? È giunta l’ora di modificare il Padre Nostro? LE VOSTRE RISPOSTE
Prisca Dindo
22.02.2023 00:01

Alcuni vescovi della Chiesa anglicana hanno l’intenzione di mandare al diavolo il Padre nostro. Al posto del testo della preghiera che unisce tutti i cristiani del mondo, stanno lavorando a una formula «gender», senza riferimenti maschili e femminili. L’idea è di optare per una versione più moderna. Scompare l«Our Father» e i pronomi virili vengono rimpiazzati con pronomi neutri come «they» («loro»). «Vogliono rendere persino il Padreterno gender-neutral!», ha tuonato il tabloid inglese Daily Mail, gridando allo scandalo. Per le testate conservatrici d’Inghilterra si tratta dell’ennesima vittoria di  quella che definiscono «una dittatura woke»: una nefasta ipersensibilità - sempre stando a loro - verso chi subisce ingiustizie sociali. Intervistato sul tema, un portavoce della Chiesa d'Inghilterra ha spiegato che non si tratta di una novità, poiché «i cristiani hanno riconosciuto fin dai tempi antichi che Dio non è né maschio né femmina». Immediata la risposta piccata dagli ambienti conservatori dell’Italia: «Certo Dio non ha sesso – scrive nel suo editoriale dello scorso 11 febbraio il direttore della Verità Maurizio Belpietro - ma quando si fa il segno della croce si nomina il padre il figlio e lo spirito santo». Maurizio Belpietro si domanda se di questo passo taglieranno la barba anche a Gesù Cristo per rappresentarlo in modo fluido. «Esattamente come succede per gli idoli dei giovanissimi che si affacciano al festival di Sanremo; se sai cantare ma non dichiari di essere indeciso sulla tua identità sessuale non sei nessuno: dunque è possibile che presto si vorrà adeguare alle nuove tendenze anche l’Essere supremo». La stoccata è diretta contro quei cantanti come Rosa Chemical, il giovane rapper giunto sul palco dell’Ariston in gonna e camicia bianca spezzata da due tagli che gli illuminavano i capezzoli, e che ha terminato la sua esibizione con un bocca a bocca con il cantante Fedez. La modifica del Padre nostro dovrà passare al vaglio del prossimo sinodo della Chiesa di Inghilterra e difficilmente sarà approvata, visto che sembra sostenuta da una minoranza di vescovi.  Tuttavia la questione ha acceso i riflettori sulla galassia «gender fluid». Un tema tanto caro alla generazione Z, quanto ostico per noi boomer, figli di una generazione del secolo scorso.  Per noi è difficile capire la differenza tra il sesso biologico ereditato dalla nascita e l’identità di genere nella quale un individuo si riconosce. Le riviste specializzate spiegano che essere fluidi significa identificarsi a volte nel genere femminile, a volte in quello maschile e in altre nel genere neutro. A differenza del transessuale che cambia sesso con l’aiuto del chirurgo perché non sta bene nel suo corpo, il gender fluid non ha problemi con la pelle con cui è uscito dal ventre della mamma. Tuttavia può capitare che si comporti come maschio o femmina, in base alle circostanze di tempo e di luogo; può essere etero, gay, lesbica o scoprire nuovi orientamenti. Per la generazione Z non si tratta di una questione sessuale, bensì di libertà: il gender fluid non sopporta le etichette. E voi, cosa pensate di questo diritto all’astrazione sessuale tanto caro alle nuove generazioni? È giunta l’ora di modificare il Padre Nostro?

Di seguito, le vostre risposte

POVERO, PADRE NOSTRO!

Magari si può discutere sull’efficacia della preghiera Padre nostro, visto che ancora oggi il pane quotidiano non è scontato e tantomeno il perdono. Ma per trovarvi qualcosa di negativo è indispensabile non rispettare il cristianesimo. Di conseguenza nemmeno la libertà confessione e pertanto il principio di libertà personale. Dunque, il cavillare per trovarvi qualcosa da cambiare in nome di una qualsiasi lecita libertà è semplicemente, nella migliore delle ipotesi, un ipocrisia colossale. Nelle peggiori, o una meschina trovata pubblicitaria, o la dimostrazione che studiare non serve a sconfiggere la stupidità. In fatti se studiare bastante per essere intelligenti, non spederemo milioni dei nostri sudati soldi, anche per spulciare i testi statali alla ricerca di ripristinare una presunta lesa equità di genere. Invece di investirli nell’insegnamento del rispetto, quale principio fondamentale e indispensabile per una sana convivenza tra individui unici, cioè tutti diversi!

Andrea Genola

SICURI CHE IL TEMA INTERESSI DAVVERO I GIOVANI?

Sull'argomento mi preme sottolineare due cose. La prima: il diritto all'astrazione sessuale non è un tema così caro alla generazione Z, come si vuol far credere. Proprio in questi giorni un quotidiano della svizzera tedesca ha dato la notizia che tra i giovani solo un terzo ritiene necessario, nei documenti ufficiali, adottare un'intestazione "neutrale" (vedi utilizzo di stellette o doppi punti per indicare inclusione di tutti). Bastano le due forme maschile e femminile. È giusto e anche utile parlarne per dire che il rispetto e la dignità sono segni di amore per ogni essere umano. Ma se si esagera, si ottiene magari l'effetto contrario. La seconda osservazione: Dio, per il credente, ma anche nei confronti di chi non crede, è Amore e Misericordia: non vedo a quale versione si debba lavorare per la preghiera universale del Padre nostro. Dio, come già ebbe modo di dire Papa Giovanni Paolo I nel 1978, è madre e padre. Non aggiungo altro perchè il tema richiederebbe più preparazione e più spazio di ciò che ho. Rimango curioso di sapere a quale versione arriverà quella parte di Chiesa anglicana che sta lavorando sulla modernizzazione del Padre Nostro.

Flavio Bernasconi

CHE SENSO HA MODERNIZZARE IL PADRE NOSTRO?

Premetto che sono una atea agnostica, quindi forse dovrei stare zitta.   Però visto a che punto è la scienza e le nostra conoscenze per non parlare della Selezione Naturale, trovo che “modernizzare” il Padre Nostro non abbia nessun senso (e fuori moda in ogni caso), sarebbe poco sensibile verso chi crede e non avrebbe nessuna influenza né sulla bibbia né sul credo dei Cristiani.Non credo che la Chiesa Anglicana (quelli che comandano) sarebbe d’accordo in ogni caso.

 Lisbeth Herlem

 A QUANDO “LA GIORNATA MONDIALE DELLE MINORANZE?

Da anni ripeto che la dittatura del politicamente corretto andrebbe non solo ignorata ma combattuta. Fra poco bisognerà istituire la giornata mondiale delle maggioranze in modo da proteggerle. Riguardo al quesito proposto del “Padre nostro fluid” penso che siamo a livello di “masturbazione mentale” e nulla di più.  

Roberto Gatti

DIO È PADRE; PUNTO E BASTA!

Modificare il Padre Nostro? Assolutamente no! È stato Gesù stesso ad appellarsi a Dio come “Padre” e nonostante i tentativi di girare la questione la figura di padre è e sempre sarà maschile. Dio è Padre perché è la fonte primaria di vita nel mondo!

Natan Bernasconi

Grazie Natan. Come ho ricordato nel mio scritto, molto probabilmente il progetto della Chiesa anglicana di modificare il Padre nostro non andrà in porto. Tuttavia la discussione attorno al genere di Dio non è nuova. Due anni fa  i ragazzi della Giovane Comunità Cattolica tedesca proposero di scrivere il nome dell’Altissimo con l’asterisco: Gott*in tedesco(o Dio* in italiano).«La rappresentazione di un Dio maschio e bianco non è all’altezza e rende più difficile l’accesso di molti giovani alla Chiesa e alla fede», spiegarono i giovani cattolici. La proposta non ebbe un seguito, ma provocò anche allora un vespaio di polemiche.  Ormai su questo tema è in corso  uno scontro generazionale.

La totale libertà è un’illusione

Il Padre Nostro rappresenta secondo gli studi evangelici l'unico discorso realmente attribuibile a Cristo. Quindi va da sé che salvo farne una traduzione migliore e meno ambigua come nel recente caso del "non ci indurre in tentazione", non ha senso renderlo "gender fluid" e nemmeno necessità visto che non c'è alcun riferimento di tipo sessuale nella preghiera. Per quanto riguarda la seconda parte della domanda siamo una società incapace di segnalare la costa con dei fari e così lasciamo che i giovani navighino nell'illusione di una totale libertà. I naufragi sono sotto gli occhi di tutti.

Francesco Viviani

MA DI QUALE DISCRIMINAZIONE STIAMO PARLANDO?!

Ci mancava questa: dopo il Pelide Achille afro-americano, dopo la manomissione delle opere di Roald Dahl, anche la revisione dell'unica preghiera insegnataci direttamente da Gesù. Come la chiameranno, Genitore Nostro? Forse sarebbe il momento di iniziare una sana ribellione a quella che ormai è la dittatura LGBTQecc., perché quelli che si spacciano per vittime discriminate stanno diventando i peggiori oppressori del pensiero non conforme, da fare invidia al fascismo. E non dimentichiamo che i paladini di questa ideologia sono spesso gente affermata, di successo, ricca e agiata: di quale discriminazione vanno cianciando? Quanto a questa bestialità del Padre Nostro, se mai dovesse affermarsi, non mi riguarda: durante la Messa alzerò prepotentemente la voce per recitarne la sola versione che ha diritto di esistere, quella - ripeto - insegnata da Gesù in persona.

Luca Demarchi

Caro Luca, tempo fa mi sono imbattuta in un post diventato virale sui social. Una tale Gisella Ambrogetti ricordava come noi boomer figli del secolo scorso, guardavamo senza preconcetti cantanti trasgressivi come David Bowie, Lou Reed, Freddy Mercury; “Siete voi che avete iniziato a mettere i paletti: vi siete inventati il fluid gender e di conseguenza, l’omofobia” aggiungeva, accusando le nuove generazioni di avere incastrato ogni comportamento sessuale in categorie liberatorie, che invece di rendere liberi hanno prodotto più discriminazioni di prima. Le ho dato ragione; io adoravo David Bowie e non mi importava nulla se il mio idolo inglese si travestiva da donna. Poi però alcuni amici di mia figlia mi hanno detto “sai cosa vuol dire essere bullizzati per l’aspetto fisico oppure per le tendenze sessuali? Essere derisi ed attaccati ogni volta che si posta una foto sul profilo Instagram?”. Forse la questione sta lì. Oggi ci sono i social, che uniscono le amicizie, ma possono anche uccidere con parole e immagini. Ecco perché è importante rispettare l’aspetto e l’orientamento sessuale di qualsiasi persona. Di quel che penso degli strumenti per raggiungere questo obiettivo parlo un po' più avanti, nella risposta a Claudia.

PADRE E MADRE, DA SEMPRE

Il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe (il Dio di ebrei, cristiani e musulmani) è da sempre Madre e Padre.

Matteo Oleggini

Caro Matteo, grazie della precisa puntualizzazione. Dio Padre e anche Madre? Su questa grande questione ho pensato di chiedere lumi all’”essere” più asessuato di tutti: l’AI, l’intelligenza artificiale, oggi “personificata” dall’applicazione  Chat Gpt, di cui si fa un gran parlare. Ecco cosa ha mi risposto: “Il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe nella tradizione ebraica, cristiana e islamica viene generalmente concepito come un Essere trascendente e supremo che si manifesta attraverso molte qualità e attributi, come l'amore, la giustizia, la misericordia, la sapienza e la potenza. Nelle Sacre Scritture dell'Antico Testamento, Dio viene spesso rappresentato attraverso metafore che richiamano figure paterna e materna, come ad esempio il pastore, il padre, la madre che allatta, la madre che consola, la madre che protegge. Tuttavia, è importante notare che queste metafore sono utilizzate per esprimere l'amore e la cura che Dio ha per il suo popolo, e non indicano una vera e propria sessualità o genere dell'Essere divino. Inoltre, è importante sottolineare che la concezione di Dio come Padre e Madre non è presente in tutte le tradizioni religiose. Ad esempio, nella tradizione islamica, Dio viene concepito come un Essere trascendente che non ha genere o sessualità e non viene associato né al padre né alla madre”.Niente male, vero?Speriamo solo che l’Intelligenza Artificiale non diventi la Bibbia apocrifa 2.0 delle generazioni di questo terzo millennio.

IL DIO DEI CRISTIANI NON HA SESSO

Teoricamente il dio dei cristiani non dovrebbe aver sesso essendo alla fin fine lo stesso dio degli ebrei ma visto in maniera più "soft". Se per gli ebrei, come anche per i musulmani, è una blasfemia gravissima anche solo provare a dare un'immagine a Dio/Allah, figuriamoci dargli un genere che contemplerebbe il dargli un'immagine in questo caso virile.

Alessandro Mandia

I PROBLEMI SONO ALTRI

Sono tutti espedienti per farci togliere lo sguardo dai grossi problemi che attanagliano l’umanità. Quello del gender neutral è semplicemente un non problema al quale ora ci si attacca anche la Chiesa.

Maria Walther

CHI SIAMO NOI PER SAPERNE PIÙ DI GESÙ?

Alla richiesta di un discepolo: "Gesù insegnaci a pregare", Gesù rispose: "Quando pregate dite così: Padre nostro, che sei nei cieli...."( Luca cap11 versetti 2-4 ).Gesù stesso ci ha insegnato come pregare Dio Padre, chi siamo noi per saperne di più in materia?

Bruna Conti

PENSIAMO AI CONTENUTI; NON ALLA FORMA

Ritengo che sarebbe opportuno concentrarsi sul contenuto di questa bellissima preghiera invece che sulla forma. Questa preghiera, modello per milioni di credenti ( cosiddetti cristiani) contiene la richiesta che il suo regno liberi l’umanità dalle ingiustizie. Non saranno le lotte di gender a portare la pace, tanto ricercata da noi piccoli umani e che la storia ha dimostrato che siamo incapaci di raggiungerla. Ogni forma di governo, la scienza e la tecnologia malgrado il loro potenziale, cadono vittime della sete di potere e dell’avidità. Inoltre tale preghiera “modello” era stata insegnata per aiutare le persone a comunicare con l’Altissimo. Ripeterla all’infinito e addirittura ricevere delle penitenze recitandola, non ha sortito l’obiettivo che si era posto Gesù. E proprio l’articolo odierno non fa che confermare tale aspetto. Ci si è del tutto allontanati dal messaggio e piuttosto si preferisce farsi solleticare gli orecchi cercando coloro che dicono ciò che si vuole sentire!

Cristina Orefice

LA RELIGIONE CRISTIANA PROMUOVE IL RISPETTO DELLA DIVERSITÀ

Un’iniziativa di questo genere non può che suscitare una reazione: inaccettabile! L’opinione di una minorità, che pratica quello che lei definisce giustamente una dittatura woke, può essere valorizzata al punto di essere imposta ad una maggioranza dei fedeli? E’ accettabile che opinioni personali generino una pura e semplice discriminazione? Quante tendenze politiche hanno cercato di trasformare o distorcere un messaggio di Fede cristiana? Innumerevoli! Per fortuna questo tipo di manipolazione ideologia e revisionista non è riuscita a distruggere ciò che viene tramandato da millenni! Riferirsi a Dio come Padre nostro non genera un’ingiustizia sociale: è un fatto storico che Gesù era uomo e si è lui stesso presentato come figlio di Dio Padre. La religione Cristiana promuove il rispetto delle diversità ma noi cristiani non accettiamo che questo sia a scapito di fondamenti sui quali si basa la nostra Fede. Il Cristo è stato uomo, e uomo resta. Dio nostro Padre rimane Dio nostro Padre.

Claudia Grassi

Cara Claudia, capisco che la questione è delicata. Forse però l’intenzione di chi ha proposto di rivoluzionare il Padre Nostro non era di distruggere il Cristianesimo, bensì di migliorare la vita di chi è discriminato per il suo modo di essere. Concordo con lei: l’obiettivo sarà magari nobile, ma non sono rari quelli che volendo fare del bene hanno provocato danni irreparabili. Per non offendere la sensibilità dei bambini, un editore britannico ha recentemente deciso di riscrivere «La fabbrica del cioccolato» e altri libri per l’infanzia del grande scrittore inglese Roald Dahl. Ha cancellato parole come fat (grasso) e ha trasformato radicalmente i personaggi dall’aspetto fisico mortificante (ne ha accennato poco fa anche il lettore Luca Demarchi). Certo Dahl aveva uno stile irriverente: le peculiarità morali dei personaggi negativi sono spesso associate a caratteristiche fisiche, come l’esser brutti e obesi. Tuttavia, dagli affreschi di Dahl, che oggi appaiono discriminatori, emerge il punto di vista sul mondo di un signore inglese nato nel 1916. Di questo passo “esiste solo uno sconfinato presente in cui Shakespeare deve parlare come Fedez, altrimenti lo si cambia”, ha commentato sarcastico Massimo Gramellini, la celebre penna del Corriere della Sera.  Come dargli torto…   

 CARTELLINO GIALLO!

Si sono mossi a gamba tesa! In termini sportivi è “cartellino giallo". Si vuole manipolare il Padre nostro, creato da Gesù figlio di Dio. Ma qui si tocca il fondo...Il tutto nasce dalla frammentazione dei valori. Colpa dei sistemi antiautoritari, del ’68…. L’uomo si crede al di sopra di tutto e tutti….Siamo alla fine dei valori .

Graziano Falconi

 FATTI NOSTRI? FATTI LORO!

Se ho interpretato quanto in argomento, più che fatti nostri sono “fatti loro”. Mi riferisco alla Chiesa anglicana, che ha molti altri problemi da risolvere, a partire dalla Corona e dal governatore supremo del Regno Unito, Re Carlo III. Dunque, meglio concentrarci su argomenti concreti e non perdiamoci in quelli illusori, inutili e pretestuosi, pensando a quello che sta succedendo nel mondo ed in particolare alla guerra in corso in Ukraina o alla povertà che avanza.

Alberto Gadoni

 

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