Il sadico di Romont trent’anni dopo

IL COMMENTO DI SACHA DALCOL
Sacha Dalcol
Sacha Dalcol
16.10.2018 06:00

di SACHA DALCOL - È stato il peggior serial killer che la Svizzera abbia mai conosciuto. Condannato per aver torturato, violentato e bruciato dei giovani autostoppisti. Gli si attribuiscono almeno 11 omicidi o tentati omicidi. La storia è quella di Michel Peiry. Tutti lo conoscono come il «sadico di Romont», dal nome della cittadina natale. È stato arrestato nel 1987, mentre svolgeva un corso di ripetizione a Schangnau. Nel 1989 è stato condannato all'ergastolo. Di lui si diceva fosse un ragazzo gentile, eppure il ventottenne friburghese ha seminato morte e terrore ovunque. Appassionato di speleologia, di judo, amante della montagna, viaggiatore frenetico: Stati Uniti, Polonia, Jugoslavia, Italia, Spagna, Francia... Ed è durante uno dei suoi viaggi che uccide per la prima volta. Il sadico di Romont ha confessato una decina di omicidi, ma c'è chi sospetta siano anche di più. Un caso che ha cambiato il paese e che ha dato avvio ad un ampio dibattito politico, sfociato nell'iniziativa per l'internamento a vita dei criminali pericolosi. Un testo nato proprio dalla richiesta di Peiry di ottenere la libertà vigilata. Stasera alle 20.30, durante il primo speciale del «Tg Talk – Prima serata» su TeleTicino, a trent'anni dall'arresto verrà ricostruita la drammatica storia di un killer che continua a far discutere. In studio ospiteremo l'ex tenente della Polizia cantonale Giorgio Galusero. Assieme al collega Alfredo Pronzini faceva parte del pool intercantonale impegnato nelle indagini. Ma come mai quest'uomo è diventato il sadico di Romont? Come sono state condotte le indagini? Riflessioni che si estenderanno ad altri drammatici casi. In studio interverrà anche il criminologo Franco Posa.