Incolonnati con il gatto verso le vacanze

di EMANUELE GAGLIARDI - Non è ancora passato del tutto il ricordo delle ferie estive, accompagnate dalle interminabili colonne sulla A2 e non solo, ed ecco, all'orizzonte, profilarsi l'arrivo delle vacanze autunnali (in alcuni cantoni, in Francia, Germania e Olanda), anche queste abbinate a massicci spostamenti in auto e alle inseparabili code che si formeranno, soprattutto, sempre sull'asse nord-sud (e viceversa) e nei medesimi punti caldi. L'Ufficio federale delle strade (USTRA), come sempre previdente, ha pubblicato un dettagliato comunicato che mette sul chi vive, dalla fine di settembre all'inizio di novembre, tutti coloro, soprattutto vacanzieri, che viaggeranno in autostrada (e non). Una serie di informazioni preziose sulle zone a rischio (strade principali, tra l'altro, e valichi di frontiera), seguite da una serie di suggerimenti. Venerdì e sabato saranno giorni particolarmente pesanti, quindi da evitare. Gli spostamenti per diporto (andata e ritorno) sono consigliati durante gli altri giorni infrasettimanali: in questo modo, secondo gli esperti, si potranno, probabilmente, evitare gli imbottigliamenti. Da non dimenticare, comunque, coloro che in strada viaggiano, invece, sette giorni su sette per lavoro. Alla fine della colonna, dell'imbottigliamento eventuale dovuto magari ad un incidente, per questi utenti forzati della strada non vi sono, infatti, giorni di riposo, le agognate ferie autunnali, ma solo un'altra giornata di fatica. Il comunicato dell'USTRA ripete (se per caso ve ne fosse bisogno) che non solo in autostrada, magari all'imbocco, nei due sensi, della galleria del San Gottardo, occorre spegnere, a volte, il motore o procedere a passo d'uomo. Anche altrove si rischia l'incolonnamento seguito da un lento procedere. Il traffico pendolare potrà causare disagi, per esempio, sulle circonvallazioni delle grandi città, sulle strade d'accesso ai maggiori centri urbani e in prossimità dei cantieri. Tutti rischi che chi viaggia in auto conosce e corre tutti i giorni dell'anno: ma a volte è meglio sentirsi ripetere consigli che la fretta, magari, corre il rischio di farci dimenticare o di non farci valutare come si dovrebbe. Una cosa è certa: pochissimi (tra coloro che ne hanno la possibilità) rinunceranno alle vacanze per evitare di trovarsi in situazioni difficili per quanto concerne il traffico. Ci saranno i prudenti che cercheranno di dribblare i rischi di incolonnamento seguendo le indicazioni degli esperti; poi vi sono gli altri che, inevitabilmente, come accade spesso in vari periodi dell'anno, resteranno immortalati nelle fotografie e nei filmati dei servizi giornalistici realizzati per testimoniare ancora una volta colonne di auto di vacanzieri diretti verso le mete più disparate o di rientro verso le rispettive abitazioni. Conosciamo un falegname in pensione che tutti gli anni, col suo furgone, in questo mese, si sobbarca centinaia di chilometri per recarsi dai suoi parenti in Sicilia. Adesso sta valutando, causa il traffico e forse l'età (75 anni), di «scendere dal Ticino», dice lui, con il treno. «Scelta azzeccata», gli abbiamo detto. «Ma io ho sempre portato con me il gatto», ci ha risposto. «Non sta con gli altri. Adesso col treno devo vedere. Questo è il mio problema, non il traffico o l'età».