La finta mano reale

IL TOC TOC DI PARIDE PELLI
Paride Pelli
01.10.2018 06:00

di PARIDE PELLI - Ah, questi potenti! Sapevamo dell'esistenza di vizi (il più possibile privati) e di virtù (ben propagandate), di tic e di scaramanzie di ogni tipo, di inquietanti sosia per procurarsi il dono dell'ubiquità e di assaggiatori ufficiali per sventare scaltri attentati alimentari (Napoleone docet: e Putin ha imparato benissimo). Ma mai avremmo osato immaginare che in dotazione ai mammasantissima della terra ci fossero anche protesi per alleggerire arti stanchi e indolenziti. La notizia, clamorosa quanto grottesca, riguarda l'intramontabile Regina Elisabetta e la sua celeberrima mano destra utilizzata per salutare i sudditi nelle numerose occasioni pubbliche. Quello che è uno dei momenti più attesi di qualsiasi cerimonia reale in Gran Bretagna – un movimento quasi impercettibile diventato iconico, un lieve ed elegante gesto gradito a tutte le generazioni, un «segnale» che ha ispirato e alimentato un florido business di riproduzioni al limite del kitsch - sarebbe un deludente «fake». La principessa Anna, figlia della Regina, ha infatti rivelato al famoso biografo reale Robert Hardman, autore del libro «Queen Of The World» da poco nelle librerie, che la mano con il guanto che saluta e che spunta dai soprabiti della Regina è finta. «Si aziona una leva e si muove da una parte e dall'altra» ha spiegato la principessa, che riferisce anche dell'«entusiasmo» della Regina di fronte a questo regalo di un gruppo di studenti australiani, un marchingegno di legno formato da una protesi montata su un bastone, avvolta con un candido guanto. Questa soluzione sarebbe stata adottata di recente, da quando la Regina, 92enne, ha iniziato ad accusare fatica nel tenere il braccio sollevato a lungo. Guardando le foto delle ultime uscite dell'unica persona che può girare il pianeta senza passaporto e che può guidare senza patente circolando su un'automobile priva di targa – per la serie «James Bond is nothing» – , si nota in effetti come la mano spunti dal finestrino della limousine reale senza che tutto il braccio venga mostrato. E così, un gesto che dal 1952 ha accompagnato il mondo intero, da oggi non sarà più guardato con gli stessi occhi. C'è da sperare che si tratti, se non di una fake news, vista la fonte giornalistica di sangue blu, di una notizia gonfiata ad arte dai sempre vivaci tabloid d'Oltremanica. Ma guai a chiamarla «mano morta»: sarebbe roba da sudditi, non da Regine.

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