Commento

La vendetta di re Carlo nei confronti di Andrea

Per il momento i coltelli sono stati riposti, ma tra re Carlo e il fratello Andrea è una pace precaria
Antonio Caprarica
21.09.2023 06:00

Per il momento i coltelli sono stati riposti. Ma tra re Carlo e il fratello Andrea è una pace precaria. Il reietto dei Windsor, il principe che si era squalificato per sempre dopo aver definito in tv «onorevole» la sua amicizia con il pedofilo Epstein, aveva cominciato l’anno nel modo peggiore possibile. Dal momento che, dopo lo scandalo, è stato privato di ogni incarico ufficiale, il sovrano fratello gli ha tagliato anche l’appannaggio fin allora corrisposto al figlio dalla defunta regina: 249 mila sterline l’anno, che in franchi fanno suppergiù 280 mila. E siccome senza questa bella somma il duca di York fa fatica a pagare le spese del Royal Lodge, la sontuosa proprietà della Corona nel parco di Windsor dove risiede, Sua Maestà gli ha pure comunicato lo sfratto. Vuole passare la magione al primogenito ed erede William, con la sua numerosa famiglia.

Per qualche mese gli York, compresa la moglie divorziata Sarah che però abita sotto lo stesso tetto dell’ex marito, hanno vissuto nel terrore. Hanno abitato per vent’anni nella reggia di 30 stanze, ci hanno anche speso una decina di milioni di sterline per il restauro e non hanno comprensibilmente nessuna voglia di abbandonarla. Qualche intimo ha perfino diffuso la voce che a inizio estate Andrea evitasse di uscire per timore che in sua assenza il reale padrone di casa gli facesse tagliare luce e gas, e magari cambiare le serrature. Immaginate la scena, se davvero Carlo ci avesse pensato, mai spot sarebbe stato così efficace a favore della repubblica.

A mettere la spinosa vicenda per ora tra parentesi è sopraggiunta la malattia di Sarah la Rossa. Una complicata mastectomia ha tenuto a lungo a letto la duchessa. E cacciarla di casa da convalescente sarebbe una mossa degna del barbablù Enrico VIII, non di Carlo III. Ma gli York faranno bene a non farsi troppe illusioni. Arrivato finalmente al trono, Carlo sa bene il valore politico dell’apparente unità della famiglia. Perciò, nonostante il bando pubblico, si è deciso a riaccogliere Andrea in seno al clan per tutte le occasioni canoniche di riunione, Natale, Pasqua, l’Incoronazione. Il che non vuol dire che gli abbia perdonato i gravi peccati di oggi. E gli ancora più gravi, dal suo punto di vista, tradimenti di ieri.

Tutti oggi tendono a identificare lo «spare», l’«erede di scorta», con il principe Harry. Ma lo spare originale, in anni ormai lontani, è stato proprio lui, Andrea, e a differenza del nipote non si è mai sentito vittima predestinata. Anzi, quel destino si è dato molto da fare nel tentativo di sovvertirlo. Viziato dall’evidente preferenza di mamma Elisabetta, si è sempre ritenuto più bello, più popolare e più intelligente di Carlo, e non si è mai rassegnato all’ordine di successione stabilito dalla nascita. Al punto da tentare di convincere la madre ad alterarlo.

Furono anni bui e strani per la famiglia reale, quelli segnati dal fallimento del matrimonio del principe di Galles con Diana. Lì Andrea, tornato carico di gloria militare dalla guerra delle Falklands, vide la sua occasione e cercò di coglierla. Diana, che ardeva dalla voglia di vendicarsi del marito fedifrago, fu la sua complice. Assieme complottarono, secondo autorevolissime voci di Corte, di distruggere l’immagine dell’erede al trono, in modo da spingerlo a farsi da parte e consegnare la successione al figlio William ancora minorenne. A quel punto, in caso di morte di Elisabetta, il duca di York sarebbe diventato Principe Reggente. Per quanto incruento, un autentico putsch.

Sicuro di riuscire sempre a persuadere la madre a fare quel che lui voleva, Andrea esercitò una fortissima pressione sulla sovrana , e organizzò una lobby di Corte per sostenere il piano, stavolta però si era spinto troppo oltre, e la Regina gli ordinò seccamente di togliersi l’idea dalla testa. Lui fu costretto a obbedire ma la rabbia non gli è mai sbollita. E non potendo privare il fratello del trono, provò a fargli perdere la moglie che voleva. Pochi hanno parlato tanto male di Camilla all’orecchio di Elisabetta come ha fatto Andrea. Fino all’ultimo cercò di convincere la monarca a bloccare il matrimonio dei due stagionati amanti dipingendo lei coi colori più lividi. Come minimo, non era sufficientemente aristocratica.

Adesso Carlo è sul trono, Camilla è regina, e lui un paria. In altri tempi avrebbe già perso la testa. Oggi non si usa più. Ma al posto di Andrea non mi farei tante illusioni di conservare la casa.