Il commento

L'ottimismo della ragione

Ai Mondiali di sci alpino a Courchevel e Méribel ci sono tutte le premesse per salire sul podio in ogni disciplina - Marco Odermatt e Lara Gut-Behrami sono i nostri fiori all'occhiello
Raffaele Soldati
06.02.2023 06:00

Urs Lehmann ha detto che mai come in questa stagione ci sono le premesse per salire sul podio in qualsiasi disciplina. La valutazione del presidente di Swiss-Ski, fatta pensando alle gare di Coppa del mondo, vale naturalmente anche per i Mondiali che iniziano oggi a Courchevel-Méribel. “Dobbiamo essere ottimisti, ma è giusto anche prendere in considerazione la possibilità che le cose non vadano proprio come vorremmo. Il rischio di andare incontro a forti delusioni è sempre dietro l’angolo”, ha precisato Lehmann. Tra sognare una pioggia di medaglie rossocrociate e ritrovarsele servite sul piatto c’è una bella differenza. Un tempo si diceva che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. In questo caso sarebbe meglio dire che ci sono tante ostiche gare sulle montagne francesi. Ognuna in effetti nasconde ostacoli. Lo sanno bene i dirigenti dello sci elvetico, che conoscono le dinamiche delle competizioni iridate. La differenza tra i favoriti e gli outsider spesso si assottiglia ai Mondiali. Staremo a vedere. Sulla base di quanto osservato in questa stagione la Svizzera annovera tanti campioni in odore di medaglia. Primo fra tutti quel Marco Odermatt, che al coraggio della giovinezza ha aggiunto la saggezza di uno sciatore maturo. Il modo con il quale ha saputo gestire il recente infortunio a Kitzbühel è emblematico. Una pausa rigeneratrice. E, subito dopo, due vittorie filate nei superG nelle Dolomiti.

Questo è il nostro fenomeno, che sulla carta ha la possibilità di centrare tre ori fra gare veloci e gigante. Quello che in campo femminile potrebbe realizzare Mikaela Shiffrin. Nella sua faretra l’americana ha però una freccia in più, quella dello slalom. Il nidvaldese e Mikaela hanno fin qui spadroneggiato in Coppa del mondo. Saranno pronti a confermarsi primattori anche ai Mondiali?

C’è una parola spesso utilizzata nel mondo dello sci alpino: polivalenza. Uno tra gli atleti più polivalenti in assoluto attualmente in circolazione è Loïc Meillard. Ai Mondiali di Courchevel-Méribel il vallesano di origini neocastellane potrebbe partecipare addirittura a cinque gare: superG, gigante, slalom, combinata e, molto probabilmente, il parallelo. Dopo una marea di podi e piazzamenti, anche per lui è arrivata la gioia per un successo pesante in Coppa. Il gigante in notturna di Schladming gli ha dato la consapevolezza di poter realizzare nuove imprese. Con il talento che si ritrova e con la sicurezza acquisita per gradi, Meillard sarà un osservato speciale per tutti, compagni di squadra e avversari.

Tra le porte strette, dove in questa stagione primeggiano i norvegesi - il leader Lucas Braathen è però in forse perché operato per un’appendicite - la Svizzera ha tre carte importanti. Daniel Yule, lo stesso Meillard e il ritrovato Ramon Zenhäusern hanno tutti i numeri per salire sul podio. E, chissà, magari anche per centrare il colpo grosso.

Tra le donne Mikaela Shiffrin, impegnata a raggiungere il numero di successi di Ingemar Stenmark in Coppa del mondo (86 sigilli) ha finito per occultare un po’ le imprese delle avversarie, compresa la nostra Lara Gut-Behrami, che sta affrontando una stagione comunque di altissimo livello. La bionda di Comano, forte della sua classe e della sua esperienza, in questi Mondiali ha più da guadagnare che da perdere. Nuove medaglie potrebbero aggiungersi alle otto fin qui ottenute dalla sua prima avventura iridata nel 2009 a Val d’Isère. Attraverso un percorso complicato, anche caratterizzato da infortuni, l’allora giovane Lara si è trasformata. Ormai è diventata una veterana. Il suo apice, almeno ai Mondiali, Lara lo ha raggiunto nell’ultima edizione disputata nel 2021 a Cortina. Nelle Dolomiti aveva centrato una doppietta (gigante e superG) e conquistato un bronzo in discesa.

A Courchevel-Méribel la ticinese non sarà la sola elvetica a mirare in alto. Wendy Holdener (due successi in slalom in stagione) è motivatissima. Dopo la brutta caduta a Cortina Corinne Suter cerca un rilancio, ma è difficile valutare le sue attuali potenzialità. Così come quelle di Michelle Gisin, che nelle grandi occasioni potrebbe ritrovare la sua eleganza e leggerezza sugli sci.