Millennial, i soliti ignoti

Chi sono esattamente i millennial? Provate a chiedere a parenti, amici, conoscenti. O anche ai dizionari. Difficilmente avrete risposte univoche. C’è molta confusione su questo anglolatinismo adottato dalla lingua italiana. Cominciamo allora dalla forma. Millennial è un sostantivo, e anche aggettivo, maschile e femminile. Essendo un termine straniero, una volta entrato nell’uso corrente è invariabile (come film, sport, chance). Al plurale non vuole pertanto la s (come invece capita purtroppo di leggere). La s è naturalmente obbligatoria quando si scrive in inglese. Infine il termine non vuole nemmeno la maiuscola: millennial è un nome comune, non proprio, e non è un germanismo. Quindi: il millennial, la millennial, i millennial, le millennial. Già: ma chi sono? Ci chiarisce le idee un recente e dettagliatissimo articolo di Maria Cristina Torchia, linguista dell’Accademia della Crusca che si occupa della sezione dei neologismi. La ricercatrice balzò agli onori delle cronache poco più di tre anni fa - molti lo ricorderanno - per aver involontariamente sdoganato il termine “petaloso”. Millennial deriva dal latino millennium, che significa millennio. Il suffisso -al in inglese è usato per formare l’aggettivo. Millennial è quindi un individuo che ha l’impronta del millennio, quello nuovo, il terzo. Ma questo non chiarisce molto. Il termine ha preso piede dopo che il “Time”, il 20 maggio 2013, dedicò la copertina proprio ai millennial. Sopra la fotografia di una giovane a pancia in giù, con torace e stinchi sollevati, mentre si fa un selfie, campeggia il titolo The Me Me Me Generation. Nel sommario la “generazione io io io” è definita come quella dei millennials, pigri, imbevuti di narcisismo e mammoni. Da quel giorno il termine millennial è dilagato anche nei giornali in lingua italiana. Se ci si attiene all’accezione demografica, millennial è una persona nata nel nuovo millennio. Ma a prevalere, affossando l’altra, è stata l’accezione sociale: millennial è la generazione di chi è divenuto maggiorenne nel nuovo millennio e i millennial sono quindi gli individui nati tra il 1981-82 e la metà degli anni Novanta. Per il Pew Research Center, il celebre centro di indagini sociali di Washington, i millennial sono i nati fra il 1981 e il 1996. Per l’Istat italiano quelli nati tra il 1981 e il 1995. L’Accademia della Crusca ci ricorda che “in termini più strettamente sociologici, i tratti che definiscono una generazione (orientamenti, atteggiamenti, comportamenti, stili di vita) si plasmano negli anni cruciali della formazione – in quanto vissuti in un determinato clima culturale, caratterizzato da particolari eventi storici – e si mantengono poi relativamente stabili con il progredire dell’età”. I millennial sono dunque, precisamente, i giovani entrati nella vita adulta nei primi 15 anni del terzo millennio. La loro personalità è proprio marcata dallo storico passaggio. Di qui il nome che li identifica. Senza la s e con la minuscola.