No al divieto di dissimulare il viso

Un passato che si insinua nel nostro futuro. Tutti sanno che questa iniziativa è inutile, sproporzionata, razzista, sessista, anticostituzionale, controproducente, liberticida, illegale e islamofoba.
Malgrado ciò, secondo le statistiche, la maggioranza voterà a favore. Lo farà pur sapendo che la legge va contro ogni regola di coesione, di convivenza pacifica e di reciproco rispetto. Lo stesso, del resto, avvenne con il voto contro i minareti. I promotori lo sanno, il Consiglio federale lo sa, il Parlamento lo sa, molti cittadini lo sanno, ma sembra che non importi negare libertà garantite dalla Costituzione, se lo si fa contro la minoranza musulmana.
Alla propaganda populista non importa se di minareti in Svizzera non ce ne sono o se di burqa non se ne vedono mai; ciò che conta è poter continuare a stigmatizzare e criminalizzare l’Islam e i Musulmani.
È chiaro che appena passata questa votazione, ce ne sarà un’altra e poi un’altra ancora.
Anni fa credevo che certi sentimenti islamofobi fossero solo la posizione di alcuni giornalisti o editori. Oggi mi è chiaro che esiste una strategia creata a tavolino affinché tutto ciò che rimanda all’Islam diventi negativo nel pensiero popolare.
Ora più che mai è chiaro che dobbiamo prestare attenzione, perché dopo il ritorno della pandemia, a quasi un secolo di distanza c’è un altro passato che striscia lentamente verso di noi.
Hassan El Araby, candidato sulla lista Unità di Sinistra, I Verdi, Indipendenti al Consiglio comunale di Chiasso