Padre Livio, gli atei e il sisma

Fa sempre discutere il direttore di Radio Maria
Carlo Silini
17.04.2009 05:00

di CARLO SILINI - In seguito ad una segnalazione, abbiamo ascoltato su Youtube alcune registrazioni scelte delle trasmissioni del direttore di Radio Maria, padre Livio Fanzaga. Radio Maria è forse il maggior network radiofonico nel mondo, con 56 filiali che trasmettono in lingua locale in altrettanti paesi diversi. Ogni giorno l?ascoltano circa 1,8 milioni di utenti. E padre Livio è la sua star indiscussa. «Indiscussa», a dire il vero, non è l?aggettivo più appropriato, visto che attorno ai suoi accorati interventi si scatenano con regolarità violente discussioni. In particolare, padre Livio porta avanti da anni una battaglia grossolana contro gli atei e i non credenti: «Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli: è vero, io prendo in giro volentieri gli atei (...) io mi burlo di loro non perché li disprezzi, ma per far vedere quanto son fessi», ha detto in una trasmissione. In un?altra occasione aveva stabilito che «il gesto supremo dell?ateismo sarebbe il suicidio (...) Questa gente qua (gli atei, n.d.r.) appena arriveranno delle difficoltà, cosa faranno? Si spareranno. E a noi toccherà pure seppellirli. Vabbé, pazienza». La finezza degli argomenti è tale che non vale la pena di commentarli: si screditano da soli. Diverso, tuttavia, è il recentissimo intervento di padre Livio sul terremoto in Abruzzo: «Nella Settimana Santa» – ha commentato – «il Signore ha voluto che anche loro (gli abruzzesi, n.d.r.) partecipassero così alle sofferenze della sua passione». Da un punto di vista della fede cristiana attribuire a Dio la volontà, anzi l?arbitrio, di infliggere sofferenze gratuite agli incolpevoli abitanti di un certo angolo della Terra, molti dei quali bambini, è un?aberrazione teologica. Significa immaginare un Dio crudele e/o indifferente al dolore degli uomini: tutto il contrario di quanto si evince dai racconti evangelici. È proprio questo volto insostenibile di Dio, propagandato anche dal nemico degli atei padre Livio, a spingere molte persone a dichiararsi non credenti.