Ventisei cantoni

Quella strada va sanata

È ancora viva la commozione suscitata alcune settimane fa dal tragico incidente occorso sull’Axenstrasse agli occupanti di una macchina con targhe zurighesi
Moreno Bernasconi
09.08.2022 06:00

È ancora viva la commozione suscitata alcune settimane fa dal tragico incidente occorso sull’Axenstrasse agli occupanti di una macchina con targhe zurighesi uscita di strada, precipitata da un dirupo per 50 metri e sprofondata per 180 metri nel sottostante lago dei Quattro Cantoni. Una tragedia che ha avuto ampia eco internazionale. Purtroppo si tratta di una tragedia annunciata, visto che da decenni la Confederazione e il Canton Uri cercano di dare avvio ai lavori di messa in sicurezza di uno dei tratti più pericolosi della strada nazionale N04. Finora senza riuscirci, purtroppo, a causa di una raffica di ricorsi di diverse organizzazioni ambientaliste (Associazione traffico e ambiente, Iniziativa delle Alpi, Medici per l’ambiente). Si tratta di lavori urgenti e necessari non solo a causa dei pericoli noti da sempre insiti in un tracciato (che nelle parti non in galleria corre paurosamente a strapiombo sul lago) percorso nei giorni di punta da ben 16.000 veicoli. Ma anche e soprattutto dall’instabile conformazione geologica della montagna che provoca continue cadute di massi e anche slavine. Per limitarsi agli ultimi quarant’anni, a metà degli Anni Ottanta il cedimento di una vasta parete di roccia ha isolato il villaggio di Sisikon e interrotto il collegamento per diversi mesi. Nel 1992, controlli hanno rilevato una nuova crepa sull’Ölberg: una gigantesca massa rocciosa fu fatta saltare rovinando nel lago (operazione seguita live dalle TV di mezza Europa). Dal 2008 al 2019 si sono resi necessari altri interventi di dinamitaggio e numerose altre chiusure di un asse stradale che fu fondamentale dopo la metà dell’Ottocento per collegare Milano e Zurigo, ma continua ad esserlo oggi, anche dopo la realizzazione, dall’altra parte del lago, della galleria del Seelisberg sull’A2, al fine di distribuire su due assi (l’Axenstrasse collega l’autostrada Zurigo-Brunnen con l’A2 ad Altdorf) il traffico Nord-Sud proveniente dalla Svizzera occidentale e orientale nonché dalla Germania. Le ragioni del ricorso dell’Iniziativa delle Alpi riguardano essenzialmente l’aumento del traffico (più il traffico sull’Axenstrasse diventerebbe scorrevole grazie alla costruzione di due nuove gallerie volte ad evitare i pericoli maggiori dell’attuale percorso fra Sisikon e Morschach e più - dicono - aumenterebbe il volume di traffico). Le altre organizzazioni ambientaliste hanno avanzato l’argomento dell’aumento del CO2 provocato dal maggiore flusso di veicoli (che sarebbe contrario a loro avviso alla Convenzione sul Clima) e hanno denunciato inoltre presunti danni provocati dal nuovo progetto alle “riserve naturali degne di protezione (torbiere basse e siti di riproduzione degli anfibi)”. Nei giorni scorsi il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha bocciato l’ennesimo ricorso delle Associazioni ambientaliste summenzionate. È interessante rilevare gli argomenti che hanno permesso alla Corte di respingere i ricorsi e di dare quindi finalmente luce verde ai lavori su una delle strade principali più tragicamente pericolose della Svizzera. Il TAF sancisce anzitutto che l’Axenstrasse non è una strada nazionale di terza classe bensì di seconda classe, quindi di importanza strategica. All’Iniziativa delle Alpi risponde che “la Convenzione delle Alpi non può essere applicata al nuovo progetto di risanamento perché si tratta di un Accordo quadro e neppure il Protocollo lo è, visto che la Svizzera non l’ha ratificato”. Quanto al CO2, il TAF sottolinea che “avendo il Popolo svizzero bocciato la revisione totale della legge sul CO2, per il progetto risultano determinanti solo le disposizioni della versione attuale della legge sul CO2, che non contiene norme concrete” che possano essere invocate per bloccare il nuovo progetto. È lecito sperare che non ci sarà un nuovo ricorso al Tribunale federale e che i lavori alla micidiale Axenstrasse possano finalmente cominciare?