Quell'ultimissimo caffé

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La carrozza ai funerali Casamonica a Roma.
Paride Pelli
22.02.2016 06:00

di PARIDE PELLI - Pure il funerale è diventato l'occasione per trasformare un doloroso momento di raccoglimento in un «evento» mondano. Negli Stati Uniti si sta assistendo ad un vero e proprio boom delle cremazioni (d'altronde «business is business», coi vivi o coi morti è solo un dettaglio), con tanto di fuochi d'artificio di polvere umana e diamanti fatti con le spoglie del trapassato (a proposito: avranno un valore economico, oltre che affettivo? Si tratta di un'eredità tassabile? Fateci sapere). Per non parlare delle urne cinerarie delle forme e delle fantasie più disparate. E sempre più si scade nel kitsch macabro. Pensate che oggi il caro estinto può salutare amici e parenti volando via con le proprie ceneri appese a un palloncino riempito di elio, oppure – per chi può, anzi, poteva permetterselo – su una piccola astronave, con prezzi che lievitano sino ad arrivare, letteralmente, alle stelle. O meglio, alla luna, considerata ormai un nuovo cimitero spaziale per ricchi: e chissà se il primo uomo a metterci piede, Neil Armstrong, scomparso nel 2012 (e le cui ceneri, informiamo en passant, riposano nell'Atlantico) approverebbe la riqualifica così estrema del «suo» satellite.

Ma se c'è chi va in cielo (quasi tutti, pare) c'è chi dall'alto invece arriva, come l'elicottero che sorvolò a bassa quota Roma e lanciò petali di rosa (in un mare di polemiche) per le esequie sfarzose, in perfetto stile «Padrino», dei Casamonica.

L'ultimo funerale a fare notizia – ma solo per la sua stravaganza – è stato quello di Renato Bialetti, figlio dell'inventore della moka. Si è spento pochi giorni fa in Ticino, ad Ascona, a 93 anni (e c'è chi osa ancora sostenere che il caffè fa male...).

Una cerimonia davvero originale, a nostro parere: le ceneri dell'imprenditore col baffo sono state infatti raccolte in una sua celebre caffettiera, tumulata poi nella tomba di famiglia al cimitero di Omegna, e l'immagine del prete che davanti all'altare benedice la moka ha fatto il giro del mondo. Avrebbe potuto essere lo spot di un film surrealista. Sta di fatto che le reazioni, ovunque, sono state di ironia e stupore: qualcuno l'ha trovata una scelta giusta e simbolica, altri hanno sostenuto fosse di cattivo gusto, altri ancora, simpaticamente, hanno tirato un sospiro di sollievo scoprendo che l'inventore del WC è già passato a miglior vita.

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